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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
Rapporti coir Economìa della Chiesa , e governo dell' Ospedale.
Abbiamo veduto altrove clic fino al secolo XVI. gli Economi , o sieno gli Amministratori delle rcuditc , destinate alla fabbrica ed a tutte le spese di culto della Cattedrale , erano tre , un Cationi») e due laici , i quali ultimi erano nominati dalla Città . La lapida drizzata a Monsig. 'Visconti ed una patente da Figini-Oddi inserita nel suo bollarlo additano che in prosieguo furono due ed entrambi Canonici . Poscia lo fu un solo , come oggi lo è . Abbiamo pur veduta la briga fra Cassiani ed il Capitolo , se 1' elezione del Maestro di cappella , stipendiato dall' Economato , appartenesse all' uno o all' altro . La verità si è che in simili affari , nell' ammissione e rimotló-ne dei Sagrestani, ed iu qualsivoglia altro più importante negozio , ambedue le autorità sono andate di concerto . Così avendo Figini-Oddi fatto proporre «e sembrasse espediente di accettare , in estinzione di debito di particolare famiglia , un credilo di maggior somma contro 1' Università di Teramo ; il Capitolo risolse negativamente a' 17. Giugno i654- sehbene avesse di poi acconsentito , in gusto e servizio di Monsignore Jllmo ( Ar. Cap. n. 48. ) . E quando la Cattedrale fece costituzione dell' annua rendita di due. 104. 18. 3j4- pel capitale di 1736. 46. contro la Casa de' PP. Teatini di S. Maria degli Angeli a Pizzofalcone in Napoli , ad impegno di Monsig. Pirelli lor confratello , con istrumento di Not. Michele Rrga di Napoli de' 9. Ottobre i8o3. ; fu dessa rappresentata dall' Avv. Francesco Mascia , costituito procuratore dal Vescovo e dal Capitolo , per istipulato di Noi. Berardo Pallot-ta di Teramo de' 6. Luglio detto .
Il privilegio di fondazione dell' Ospedale di S. Antonio Abbate in Teramo, riportato nel Cap. XXXIX. è servito al Collegio di scudo : I. a resistere ai tentativi di parecchi Vicarj Vescovili , agognanti a frammettersi nel governo di esso . II. a difendersi dalle pretensioni de' Cornmendatarj grandi Abbati di S. Antonio di Napoli , ed in seguito dell' Ordine Costantiniano loro succeduto , che sull' appoggio di non so quai Pontificj ed Imperiali diplomi vantavano che a quel S. Antonio appartenesse qualsisia pio stabilimento del Regno , che per avventura portasse il titolo del santo anacoreta. Forse per redimersi dalle vessazioni del Commendatario D. Alvaro de Quadra , 1' Arcidiacono ed i Canonici con istrumento di Not. Gio. Filippo Iracinto de' 26 Ottobre i542. costituirono un procuratore in Napoli ad obbligarsi in loro nome a corrispondere in ogni Natale del Signore dieci carlini a titolo di censo . Credo però che la delegata stipula non mai si fosse effettuata ; mentre nelle due volte sole , nelle quali il tributo del Teramano S. Antonio è stato renduto , nel 1542. cioè c nel i543. si disse maturato non in Natale, ma ai 17. Gennajo . Anzi per finirla , nel 1742. fu fatto citjfre al Tribunale dell' A. C. il promotore fiscale della Napolitana Badìa , perchè ivi deducesse le sue ragioni ed il Capitolo fosse liberato una volta da ogni molestia sull' indipendente possesso dell' Ospedale ; III. ad opporsi all' inversione dell' opera caritatevole in un Collegio di Scolopj , dalla Città richiesta alla sacra Congregazione.de! Concilio nel 1738. Simigliatiti premure furono pur -dalla Città rinnovate per la via di Napoli : ma il Re Carlo con dispaccio de' 18. Settembre diretto al Tribunale rescrisse che trattandosi di
Lnogo pio meramente Ecclesiastico , la volontà del fondatore si avesse ad osservar pienamente. Scudo però non v' era capace a ritenere la Coinmissio-