Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4 ', Niccola Palma

   

Pagina (78/341)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (78/341)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Scalpicchìa , la seconda di Antonio Maneschi , la terza di Caterina Tosi . Anche oggi il jusso è diviso in trinili . Dallo Scalpicchia han causa i Sij>g. pctrvi di Moutorio : dai Majesclii 1' ha il Sig, Francesco Saveiio Bonulis-i e dalla Tosi , madre di Veuauzo-Alano Mariani , 1' hanno gli eredi del Sig. Pietrangelo Mariani . Comune è la massa de1 quattro Beneficiati .
   Non da Tommaso , ma da Francesco Cajarelli ha origine il quiulo canonicato , di meno scarsa reudita . Ei con testamento de' ìa. Aprile jG46. stipulata da Bartolomeo Zaini avea disposta 1' erezione noo di uuo , ma di due sopranumerariati . Ma tolto lo quarte dovute agli eredi ,, non rimasero l'ondi sufficienti a due rettorie. Perciò Monsig. Msusonj le ridusse ad una sola , ed ai 38. Febhrajo 1GG0. istituì primo. Canonico D. Niccola Lupi , designalo da Francesco ( Ar, Vesc. voi. G3. ) . Disgraziatamente per gli Scalpichia , Ma feschi, e Mariani, s'intruse a presentare nel 1733. il Dot. Giuseppe-Onorato Ricci ( Voi. a4. ) cosa che vulnerò le loro ragioni ; giacché couliscati i beni del Ricci , le nomine de' tre legittimi compatroni 11011 ebbero altrimenti eflètlo iu due successive vacanze , che dopo il Regio beneplacito , Ora sono rientrati però nella pienezza del diritto .
   Coeva alla precedere è la fondazione di altri due bcneficj corali , di cut ecco la storia . D, Antonio Majali di Collecaruno , con testamento de' 13, Aprile iG44- Zaini, istituì erede l'Arcidiacono Silvestro Giuliani,
   col peso di restituire 1' eredità al Collegio de' Gesuiti erigendo in Teramo : ed iu difetto , di fondure quattro piazze di Canonici sopranumerarj . da scegliersi tra gì' individui della famiglia Majali , ed iu mancanza tra i naturali di Collecaruno , Invocò 1' autorità del Vescovo e del Capitolo per 1' esatta adempimento di sua volontà . Primo passo del Giuliani fu d' iuterpellare il Generale della Compagnia di Gesù , se volesse adire l' eredità . Ebbe risposta negativa in data de' a5. Novembre 1647. per aver 1' ultima congregazione stabilita di non accettare Collegj da non poter mantenere veuli soggetti. Rivolgendosi allora il Giuliani all' esecuzione della seconda parte dell' incarico , fece sentire a Pietro ed Alessandro Majali , a Crisante di Luca , ed a Flaminia di Giovanni contemplati dal testatare che loia altro non apparteneva se non il patronato passivo do' canonicali da erigersi , spettando a lui l' attiva , carne unico erede di D. Automa , quantunque meramente fiduciario . Ebbe a cwro quella buona gente di venire a transazione col Sig. Arcidiacono , solenuìzzata con rogito di Not. Giovanni Valente ai i4- Ottobre 1649; c si rimase di accordo che il patrouata, tanto attivo (pianto passivo , per metta fosse loro, e per 1' altra metta del Giuliani . Non so perchè dopo ciò 1'a Bare restasse sospeso per un decennio. Sa bensì che l'i giti i-Oddi , munito di facoltà della sacra Congregazione de'Vescovi e Regolari, ridusse a due le quattio rettorìe con decreta de' G. Maggio iGSg ; e che il privilegio di patronato porta la data de' 4. Novembre della stessa anno e la firma del Vicaria Capitolare Cau. Ottavio Masssi ( Ar. Vesc. Cap. e Coli. 11. 5. ) . Camminarono su tal piede le cose fino al Vescovato di Rqssi . Nel 1738. veuue ammessa la nomina per una metta del Dot. Giuseppaula-nio Massei usufruttuario dei beni della defonta moglie Aunanlonia Giuhaui-Urbaui . Ma iu successiva vacanza lo stesso Rossi istituì D. Giuseppe Majali tamquam passive vocatum a fundatore , salvi i diritti tic' compatroni . Anzi Monsig. Pirelli nel 1780. spedì le bolle al Chierico Sabatino di Ottavia , iu vista della semplice qualità di cittadino di Collecaruuo , ne volle