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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
bil pennello con figure al naturale , collo scrostarsi e cadere , le ha qua e là nuovamente svelate , ahimè per poco ed infelicissimo tempo ! Una porzione di tetto è già piombata sullo sfigurato pavimento , crollata la muraglia boreale , e fra breve F insigne Collegiata non presenterà che insigni ruine . Ho desiderato talvolta di esser nato venti anni prima , onde avessi potuto compilar la Storia avanti il 1798., quando i nostri archivj rimanevano ancora intatti : ma per le vicende e pei cambiamenti rilevantissimi e senza fine , occorsi nel secolo XIX. conosco voler meglio ( non intendo parlar solamente del piccolo obbietto della Collegiata di S. Mariano ) che sia scritta adesso , e da chi abbia in parte trascorsa la vita nel secolo precedènte : onde come Noè , dalla favola alterato in Giano , abbia due facce , la cognizione cioè di un mondo antico avanti al diluvio , e di un nuovo mondo .
L' impero dello Storico è non di meno sul tempo passato . Ei poco dee occuparsi del presente , e nulla dell' avvenire : nè a lui conviene farla da progettista . Pur riflettendo ai dubbj sopra additati , alla diminuzione delle rendite nette , alle immanchevoli contestazioni col Parroco di Battaglia fino ad una divisione completa , all' inconveniente di esser due altre parrocchie abbandonate tuttora alle mani di mercenarj amovibili, al j>oco peusiere che fin qui i Canonici si han dato delle fabbriche e degli arredi delle lor Chiese rurali, non che della conservazione e bonifica de' poderi , alla quasi inutilità di un Collegio di quattro individui , de' quali uno è certamente distratto dalla cura delle anime , ed altri due correrebbero pericolo di esserlo , ogni
3ual volta non si rinvenissero due Vicarj curati tollerabili ; fo voli ( quasi icea predizione ) che presto 0 tardi le Autorità competenti assegnino al Parroco di Battaglia i beni e le decime di S. Giacomo : restituiscano a S. Pa-terniano , ed a S. Maria a Pastignano le loro rendite ed i loro decimarj , onde Piancarani e Pagannoni riacquistino Parrochi proprj e perpetui, a maggior vantaggio delle anime , a miglior custodia e servigio di quelle Chiese , a profitto dell' arte agraria , ed a disgravio di entrambe le popolazioni dal succcnnato sopraccarico in grano ; e che i primitivi fondi della Badìa ed i restanti cespiti della Collegiata si lascino , con leggi fisse circa le reciproche attribuzioni ed il modo di percepire , ad un Parroco col titolo di Abbate , e ad un Coadjutore curato perpetuo in Nocella , per comodo e soddisfazione di un quartiere , il quale ha testé perduta di fatto 1' utilità spirituale e F onore di sua Collegiata .
S. Pietro in Campovalano .
Gli spogli della montagna di Campii verso levante han formata alle radici di essa una vasta pianura di strati soprapposti di argilla e di ghiaja calcarea , tagliata dal corso di Fiumicello iu due parti . Chiamiamo piane della Nocella la minore verso il sud : e dalla «piasi perfetta orizzontale livellazione , Canifxj-Ugiudano la maggiore verso il nord . Quivi sorge un villaggio del medesimo nome , modificato in Campovalano nello scriversi : al cui levanti? d' inverno in aperta campagna è piantata la Chiesa di S. Pietro a tre navi , della struttura stessa di S. Mariano or ora descritta : se non che S. Pietro sussiste in buono stato , e più rilevanti appariscono gli avanzi del monastero a tic lati della Chiesa segnatamente ad ostro , rimanendone ancora in piedi quattro camere , le quali servono di abitazione ad