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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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» Eucaristia , va a seppellirò i morti. » Dal riferito tratto c «la un notamente di processi , in cui ho letto . » Atti consistenti sopra la restituitone » di due Canonicati alla Chiesa di Castelnuovo dell' anno i58g. di carte » scritte num. 9. » lice argomentare che Monsig. Ricci avesse riportato a quattro il numero de' Canonici , già decaduto a due , e così avesse potuto stabilir 1' obbligo del coro festivo e de' quattro ultimi giorni della Settimana saula , fino ai nostri tempi osservato . É indubitato però che dopo 1' erezione del Vescovato di Campii , il numero degl' individui componenti la Collegiata siasi di bel nuovo ridotto ad un Preposto ed a due Canonici : che le loro 'provviste siensi avute come di libera collazione, a tenor delle regole di Cancellerìa , previo concorso : che i beni fondi siensi divisi in separate prebenda , ed in quattro valori , due al Preposto ed uno a ciascun Canonico : clic nella medesima proporzione si siano ripartiti finquì i prodotti delle due decimazioni e dei posteriori Legati di poche terre e case , ugualmente chs i pesi : e che per tale ragione il carico della cura delle anime , delle spese di culto e di manutenzione della nave settentrionale ( essendo la meridionale a peso della confraternita ) della Chiesa di Castelnuovo sia gravitato finora in un anno sul Preposto, ed in un altro su i Canonici, i quali se lo abbiano suddiviso per semestre .
La vasta e popolosa parrocchia di Molviano e rimasta abbandonata ad un Curato amovibile , scelto e stipendiato dal Collegio ed approvato dai Vescovi . Toccava al Preposto ed ai due Canonici ivi tenere in piedi 1' antico S. Giovanni , che di fatti si trovò in buono stato nella visita del 1587. con fonte battesimale di marmo, e «con un secondo altare di S. Francesco eretto da Prospero di Marocco ( voi. 75. ) ; allorché ad esimersi da tal peso seppero profittare di un fortunato incidente . Vicino ad uno de' casali di quella parrocchia , oggi appellato la Madonna , eravi piccola Chiesa sotto il titolo di S. Croce fondata e dotata da Giovanni Ceretani nel 1619. ed in essa un' immagine di Maria SS. pel cui mezzo furono tante le grazie ed i mi-lacoli operati dalla potentissima e clemcntissima Madre di Dio , tante le oblazioni e i doni de' riconoscenti fedeli , che Monsig. Falconj incaricò D. Gregorio Mucci Canonico della Cattedrale di Campii a vender questi ultimi, e col denaro ritratto a fabbricare in quel sito una nobile Chiesa, cui si diede principio nel dì 19. Settembre 1737., e della quale la preesistente Chiesetta divenne sagrestìa . Lo splendore del a nuova Chiesa , la sua località meno eccentrica e più comoda ai filiani , han fatto sì che divenisse curata , che in S. Giovanni più non si sia esercitato alcun atto di culto dalla metta del prossimo passato secolo XVIII. , e che abbia soltanto potuto servire di cimitero .ncll' epidemìa del 1817. Se non che la Collegiata si obbligò pagaie alla deputazione della Madonna , oggi sottoposta alla Commissione de' luoghi pii, 1' annua prestazione di dodici carlini .
All' epoca del Concordato e della riunione di Campii alla diocesi Apru-tina avea a riprovvedersi un canonicato , vacato ne' mesi riservati alla S. Sede . Si avvisò in prima Monsig. Nanni , di poi Monsig. Pezzella , a tenere il concorso , ed a provocare la commendatizia a favore di un solo concorrente approvato . Ilo so ti' occhio il riscontro al secondo di S. E. il Ministro degli A (lari Ecclesiastici de' 5. Febbrajo 1825. » essendo la detta Chiesa » mancante di fondazione ed erezione Ecclesiastica , dee riputarsi Chiesa ri-»» cettizia : e perciò formerà il piano de' titoli di sagre ordinazioni per lu