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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I I 3
   vecessarius et ntilis scivi/io Cfiori , aliisque Divinis offlciis cxplendis prò seivitio Ecclesiae , seti et inni erit ntilis et profecturus saluti animanitri in ùacrawentorum administratione .... annuente etiam Regali Rcscrìpto eie. 1 in iluc provviste ilei a(ì. Novembre 1798. in altra «le' io. Agosto 1800. e noli'ultima del 1. Aprile 1801: Non si dipartì dall'adottato stile Monsig. Nanni in una collazione de' 11. Gennajo 1806. quantunque fatto avesse precedere formale concorso : ma se ne dipartì alquanto in una seconda de' 39. Cumajo 1S07. Ntl 1S23. e negli anni seguenti la provvista , così della pievania rome de* canonicali , è stata regolata a norma della doppia disposizione dell'art. 10. del Concordato .
   II modo proporzionale nella divisione delle rendite fra il Pievano ed i Canonici discendo «lalla distinzione tra i fondi primitivi del Collegio e gli actjuisti in prosieguo . Consistono i primi ne' beni e nei decimarj di S. Lorenzo e dell annessa Chiesa di S. Stefano di ìiorrano , «lai Pievano accomunati coi Canonici urli' erezione della Collegiata : e «li ijuesti , a tenore della ragione fìssala da Leone X. ei percepiva quattro quindicesimi dei frutti , ne avevano sci i tre Canonici, ed i restanti cinque erano pc' cinque Chierici : nè in sì fatta proporzione egli è stato pregiudicato dall' aver gli otto colleglli formata massa comune de i loro undici quindicesimi . Consistono i secondi nei beneficj posteriormente aggregati a titolo delle quotidiane distribuzioni , come pure nelle eredità e no' legati conseguiti sotto pesi di Messe : nel godimento de' quali cespiti non mai vi è stata nè o»»i vi è disuguaglianza fra Pievano e Canonico . I benefirj aggregati sono : S. Pa-razia e S. Anastasio , per Io avanti Chiese di libera collazione , 1' incorporazione delle quali al Civilellose Collegio erasi decretala dal Vescovo Giulio Ricci , e venne confermata da Clemente VIII. con bolla de' 10. Giugno iJg4- S. Giovanni ad Viamim rurale annessala con bollai «li M«>nsig. Montesanto , in data di Civitella nel corso della santa Visita , a' G. Feb-brajo i5g6. S. Lucia extra nioenia, ove si andava proccssionalmcnte a cantare una Messa nel dì sacro alla Santa , avanti che fosse , e no» ha guari , smantellata . S. Carlo Chiesetta entro Civitella , da Mazzata interdetta u ceduta colle sue modiche rendite alla Collegiata . Cappella dell' Annunziata sotto il letto di S. Lorenzo , già della famiglia Cocchi . In line S. Croce, Chiesa distante circa un miglio all' est di Civitella , di cui sta dello nella prima visita di Pirelli che quantunque senza entrata di sorta , veniva mantenuta dal Collegio per pura conservazione di dritto , e che nella festa del 3. Maggio vi si recavano due Canonici a dir Messa . È ora tenuta in piedi dalla popolazione di Boriano . Le eredità , delle quali rimangono chiare memorie , derivano dal Canonico Marcantonio Arcièri , la cui pia disposizione fu accettata dietro autorizzazione «li Monsignore Scorza : e dal Cali. Diego Todeschini , in virtù d' istrmuenlo di Not. Francesco Sebastiani de' iS. Aprile 1721., della quale eredità la Collegiata non entrò in possesso che nel
   17G3. succeduta la morte dei Cappellani stabiliti dal testatore . Pei legali di Costanza Cornacchia , del Can. Francesco Franchi , di Not. Giuseppe Cornacchixino, e di Tommaso Locci, c per la cappellata dell' Annunziata il Collegio nel 1737. profittò della facoltà accordata ai Vescovi nel Concilio Romano , per una riduzione degli obblighi di Messe . Rimasero enza ellelto due altre iiii-orporazioni di Chiese . Insieme con S. Parazia e S. Anastasio , Monsig. Ricci avea decretata e Papa Clemente confermai;»