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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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grosso fusto . Eccoci di bel nuovo a Rocca S. Maria c perciò ad incorporazioni , cominciate dal secolo XVI. ed in fine determinale a cinque cure in una , con legge che il Parroco nelle prime domeniche dol mese ufiìziassc in S. Niccolò , nelle seconde in S. Leonardo di Paranisi ( Plani Ranisii ) nelle terze in S. Giacomo Ji Lucciano ( forse anticamente Luciano , cioè fondo di un Lucio ) nelle quarte in S. Maria di Fiume, e quando il mese avesse una quinta domenica , in S. Maria di Olivelli ( ad Valles ) .
Civiiella . Vedi tra le Collegiate. Potrei io qui trasandare però le fondazioni di due non disprcgcvoli Chiese con confraternite , di S. Maria della Scopa cioè, e del Rosario ? Fu eretta la prima nel i33o. in suolo già appartenente al Capitolo del Laterano , e da questo conceduto con riserva del canone , in signum subjectionis , di una libbra di croco in ogni biennio: se star vogliamo ai documenti esibiii a Moncig. Pirelli nella visita del 1777-La seconda ripete 1' origine dal famoso assedio del i5Sy. quando bisognò demolire S. Giovanni in Piazza e dalla consecutiva costruzione del Forte , allorché toccò la medesima sorte alla Chiesa ed all' ospedale di S. Antonio Abbaia . A non perdere i due pii stabilimenti , risolse 1' Università di edificare nuova Chiesa e nuovo ospedale vicino al palazzo del Capitano , vale a dire alla casa comunale , dandone il governo alla confraternita del Corpo di Cristo . La fabbrica era già ultimata nel 1576 : e colà furono trasferiti i titoli c le rendite di S. Antonio , mercè privilegio di Giacomo Silverio del 1579. e di S. Giovanni , in virtù di breve Pontificio ( per essere anch' essa stata Chiesa Lateranesc ) del i588. ( Ar. Vesc. car. div. n. 22. ) . La confraternita del Rosario pur ivi eretta , e quindi amalgamata con quella del Sacramento , è prevaluta nella volgare intitolazione .
Colle-Minuccio . Vedi Cap. Apr. §. 4- verbo S. Lorenzo di Scacciano.
Collcvecchio. Val meglio parlarne tra i cenohj di ordine ignoto .
Fajeto ( S. Andrea ) . Dalle visite del i0i4- e 1(134. si scorge che per un tempo restò unito alle cure di Casanova e di Colle-Gilcsco : ma ricuperò poscia la sua indipendenza . Non così
Fioli ( S. Martino ) e Forno ( S. Vito ) clic dopo varie vicende uniti insieme , continuano ad esserlo . S. Martino ha per la conservazione dell' Eucaristia il legato di un tal Ermigenio , e nella cappella del Rosario un beneficio , fondato nel 1698. ( Pr. ben. 340. ) . Fioli , bagnato in mezzo e ad un lato da due filoncini di acqua , non è un derivativo di Ji-lius , ma di Jilium , nel medio evo equivalente a Jtlum aquae . I montanari han chiamato Forno 1' altro villaggio , esposto a mezzodì , a motivo del calore che vi si gode , mercè del quale le nevi ivi si liquefauno più presto che nei circonvicini luoghi .
Gesso , dal fossile che 1' Ab. Hauy non avrebbe saputo indicare altrimenti clic col gnostico terinftie calce solfatica . Malcontenti i Gessaroli di aver a dipendere dalla parrocchiale di S. Angelo a Magnanella per loro di difficile accesso , dopo aver superate le opposizioni di Sir Tommaso Cosmi Preposto e simultaneamente Can. Aprutino , riuscirono nel 1074. a fabbricare ed a dotare ( sebbene meschinamente ) una curata lor propria , cui diedero lo stesso titolo di S. Michele ( Pr. ben. n. 11. ). Piccolo villaggio è Gesso , e pur non di meno ha avuta la confraternita «lei Rosario munita di privilegio del Generale de'PP. Predicatori del i6o5.
Macchia ( da borea ) prope aquas Jluminis Salini, dividcnlcs Dia -