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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
Canzano . ( Vedi Capitolo Aprutino , verbo S. Biagio ) . li riferito decreto ha invalidata la transazione conchiusa nel iG54« fra il Duca di Atri ed il Marchese della Vallo ( Cap. LXXXI. ).
Castclhasso ( in paragone di Castcllalto ) ha due parrochi 1' uno dall' altro indipendente e distinto , un Preposto di S. Pietro ed un Arciprete di S. Andrea. Negli alti della visita azzardata dal Vescovo Montcsanto nel i5i)5. sia notato che. il Paese era tra loro diviso per metta . Ma poiché al secondo è caduta la Chiesa , fuori ed al levante del Castello , ci se n' è passato in S. Pietro , ove i due Curati han confuso obblighi ed attribuzioni , adottando la massima vocatus accedat . Dalla località delle due Chiese e da certo precedenze regolate tra il Preposto c 1' Arciprete lice argomentare che S. Pietro fu la parrocchiale del primo Paese incastellato , c che S. Andrea lo fu dei posteriori avveniticci orientali . É pare che alienandosi dai Duchi di Atri Castclhasso , lor fosse restato salvo il patronato delle due prcpositure conservato all' allro ramo de' Sigg. di Acquaviva Conti di Conversano , per accordo coiichiuso col Fisco allodiale in Settembre 1775.
Monte-Pagano . Qui all' opposto il patronato della pievanìa e degli altri beneficj feudali passò a'^li utili signori , che ora più non hanno modo di mantenerlo . I paesi di nome genetico ( bisogna ripeterlo ) come Monte , Colle, Poggio , Rocca , Ripa , desunsero per lo più tra noi la caratteristica differenza dal nomo del padrone o feudatario : il che principalmente dovè avvenire quando questi slato fosse l'autore dell' incaslcllazione . Mi gira per la testa il pensiero che il nostro Monte contrasse la denominazione da Pagano nipote e successore di quel Pietro Ardingi major omnibus Aprutiensis Comitatus ( Cap. XXII. ) o da alcun suo antenato , di cui si fosse in lui ricreato il nome . Se dessa era la più potente famiglia della Contea , se avea cioè più di ogni altra estese signorìe , doveva dominare il Monte in parola , senza di che nè Pietro avrebbe avuto tanto impegno ad usurpare violentemente la vicina marittima Chitella , nè Pagano si sarebbe accomodalo a ritenersela in bcncficium dal Vescovo Suichero . Nella visita di Visconti del 1G26. si trovarono nella pievanale , non ancora ristretta , di S. Antimo quattro confraternite , del Sagramento cioè , della SS. Trinità , del nome di Gesù, e del Rosario , e tredici cappelle , di una delle quali ( la Madonna desìi Angeli ) vo far menzione , onde un giorno non sia per parere inesplicabile come mai ne abbiano avuta una ìnellà di patronato gli Arcivescovi di Fermo . A quell' epoca 1' intero patronato apparteneva agli Alma , donatai j de' Ciocchi : ma essendo piaciuto all' Arciprete D. Gio. Antonio Alma , con testamento del 16G2. istituire crede universale una Chiesa da fondarsi in Francavilla della Marca sotto il titolo di S. Maria della Misericordia , e di lasciare il patronato di essa alla mensa Arcivescovile di Fermo , iu ca>o di estinzione della liuea maschile del disgraziato di lui fratello ( questa nobile famiglia era incorsa nell' odio tremendo de' banditi ) ; ]>oichè tal caso si verificò , cominciarono dal 1701. gli Arcivescovi a presentare al beneficio della Madonna degli Angeli per un semissc , c le figlie di Melchiorre Alma per 1' altro sentisse ( Pr. ben. a85. ) . Nè meno si enumerino i benefu j rinvenuti nella Chiesa poco prima compiuta dell' Annunziata : solo si noti che per le dirute di S. Salvatore e di S. Pietro in Cesarico , i titoli delle quali eransi colà trasferiti , il Capitolo di Atri godeva il ius di spedir le bolle al Rettore , nominato dal feudatario di Monlepagano ( umu. 442- ) . Delle