Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4 ', Niccola Palma
Pagina (161/341) Pagina
Pagina (161/341)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
IGI
un. 233. c 149. a deciferare hon dico le rispettiva tangenti dei non pochi coi 11 patroni , ma eziandio o la vera discendenza o la legittima trasmissione de' jussi dai vecchi presentanti . A nói basti il sapere che tra essi vi ha un' ontica alternativa , la quale sembra che principalmente si fosse ristretta fra i Castelli in un turno , ed i Pandolfi in un altro . Avendo però Not. Fabio e Bartolomeo Castelli venduta la loro jwrte del feudo di Capra lieo a Federigo di Marco di Biagio di Teramo , vendita confermata dal Viceré de Zuni-ca con diploma de' i5. Maggio t582 ; il Dot. Federigo de Federicis , che nel 1629. trovavasi Giudice in Penne , spiegò la prerogativa de' Castelli , come erede dell' acquirente Federigo . Dall' altro canto y^miibale di Mastro Piccione Pandolti ( ne egli solo ) avea nominato nel 1574* • -A-i Pandolfi subentrarono i Consorti, ai Consorti Giuseppe Ciotti e Donatantoiiio Mezza-celli . Donatarj de' Ciotti furono i Haiti , e dei Raiti i Sigg. Ferrajoli e Catenacci ; mentre i Sigg. Giordani hanno riunito i jussi del Mezzucelli . A questo secondo turno toccò 1' esercizio del patronato nel 1768. Nella consecutiva vacanza non'ti diede luogo ai de Federicis , perchè il governo militare avea abolito i patronati delle parrocchie . Quindi nel i83a. anche ai rappresentanti dei Pandolti è tornato il campo a presentare. In prima vacanza si avrebbe a discutere chi e quanti sieno i de Federicis , all' epoca della confezione del catalogo de' beneficj già divisi in tre rami : quando si risolvessero a rianimare un dritto, che ormai si riguarda più come peso che come onore .
Colle-caruno . Vedi Capitolo Apruiino 5. La spettanza del patronato alle sole famiglie antiche , il nome popolare , mcn soggetto ad alterazione , di Colacanmi , e l* essere stata in Teramo una sepoltura di Cola Carimi ( Gap. LVIII. ) sono argomenti ad inferire che la piccola villa sia risultata da partizioni della casa o della proprietà di un Cola ( Niccola ) Carimi . Sicché risparmiamoci la pena d' indagare se il nostro Canino abbia o 110 relazione al serpeggiante fiume di Scozia, o ad altra celtica radice.
Joanella . Ivi 4- v- S. Maria. Nella visita del iGn. è lodata la fabbrica della parrocchiale , la quale vien detta a tre partimenti con due colonne di pietra da entrambi i lati . Ila avuta la confraternita del Sagra-mento , ed il beneficio amovibile della Madonna del Carmine , ordinato con testamento del 1. Settembre 1G61. Not. Giovanni Valente, eseguito dai figli del testatore ai 29. Novembre 1GG7. Not. Carlo Riccanali ( ri. 334- )-Sarebbe plausibile ripeter 1' etimologìa di Joanella , 0 piuttosto Juanella come si pronuncia , da Joaria o Juaria ; e perciò crederla in origine un piccol ministero o luogo di Giudice , destinato dai primitivi feudatarj di quelle parti ad amministrar la bassa giustizia ai vassalli ?
Masseri e Pastinella . Se incerta e meramente conghietturale è 1' etimologia di Joanella , affatto evidente è quella dei Masseri , vocabolo che nel linguaggio volgare ha 1' i in vece dell' e . La collina al sud di Campii avendo il tufo per nucleo , dove 1' azione delle acque lo ha spogliato della terra argillosa e vegetale che lo ricuopre , offre de' massi di pietra tufacea , in uno de' quali . che cammina da tramontana ad ostro nella pendenza meridionale , le case fabbricate doveano ritenere il nome di Massi. Nè ivi altrove che su quella schiena si avrebbe potuto edificare , e male a chi anche ora se ne dipartisse ; mentre 1' umore delle piogge e delle nevi , do,«» aver facilmente superato gli strati superiori , più non potendo filtrarsi attra-