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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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professione nel loro instilutò di Gio. Donalo Gravidi ; i diritti di cosloro si riconobbero in Bernardo Firniahi di Atri , figlio di Francesca Gravioli : lume sufficiente a render conto del patronato de' Sigg. Picca e Firmani sulla combinata parrocchia di Penna . L' attuale Preposto è stato presentato dai Firmani, c toccherà ai Picca la nomina del successore . Rimangono in Penna due Chiese filiali : il Rosario , eretta da Giuseppe Ruggieri avanti sua casa , e secondo una disposizione di lui fornita di cappellania dal figlio Giosia nel 1704 : e S. Catarina di più antica fondazione c dotazione , nel casale composto dalle ramificazioni della famiglia Tassoni .
Putignano . Non badiamo all' ultima modificazione del nome , come e stato scritto , ma se osserveremo che desso anticamente fu Pedugnano, come da più di un tratto della cronica Farfcnse ricavasi : che pedatura e consimili vocaboli significarono uno spazio , un' agraria misura , definita da un certo numero di piedi quadrati , specialmente se tale arca fosse stata circondata da pedamenli: c che l'agro di Putignano è circoscritto c riparato al di sopra dalle falde de' monti , al di sotto da un pendìo che lo separa dal piano più basso di Aicola , ed ai lati dalle ripe di due torrenti ; avremo una ragione etimologica più che soddisfacente. Il villaggio è alquanto lontano dalla parrocchiale , e sembra meno antico di questa . Riguardo al patronato, vedi Capitolo Aprutino §. 4- v. S. Felice. Nella visita del 1611. si trovò che sfavasi traslocando 1' aitar maggiore dal muro orientale all' occidentale ( cambiamento che si è fatto anche in altre vetuste chiese ) . Giacomo di Gio. Giacomo vi fondò nel 1686. il beneficio di S. Amico ( n. i
Rupo , e vero dirupo , rupes , appartenne al feudo di Melatino . Ce ne convince il seguente tratto del Brunetti ( lib. 3. p. 83. ) Joannes Tostus cum Jacopo Ventura1. 5. Jwiii i33a. assensum impetravere emptionis sex te* partis Melatini , et Garrani ac Rupi illius casaliam , quibus absque libe-rìs defunctis , Nicolao. de S. Germano 6. Februarii i36g. suo e secretis Regina concessiti c maggiormente cc ne convince una memoria del diploma d' investitura , c delle feudali esigenze in denari , carni , galline e torte , da me rinvenuta fra le carte delle monache di Campii , credi della casa Tosti. Pel resto veggasi Cap. Aprutino v. S. Maria .
S. Pietro ad Lacum. L' autore del dizionario della provincia ( p. io3. ) ha spiegalo la denominazione così : » Da parecchi secoli addietro si staccò » una porzione dell' allo colle dove c piantato il Paese , e formò una pro-» fonda Valle della circonferenza di circa un miglio , dove le acque delle m sorgenti , che forse avevano minata e falla staccare la parte del monte , » unite a quelle delle piogge formarono un Lago di qualche estensione » . Il poveruomo non avea riflettuto 1. che se gli scoscendimenti possono cagionare un ristagno di acqua , questo Ira noi esser non può che momentaneo , staute la leggerezza e permeabilità delle nostre terre : ed è invcrisiinilc che da un caso eventuale c passaggicro la Chiesa e la villetta avessero desunta la loro costaute denominazione : 2. che il titolo antico di S. Pietro non fu ad Lacum , ma ad Acum . 3. che la Chiesa non è stata sempre nel sito ove ora si vede , ma per lo avanti fu sulla punta dell' eminenza , appellata Colle della Chiesa vecchia, ad un quarto di miglio verso maestro: 4- (he la voce Lacus non significa esclusivamente uno slagno , ma più propriamente dimostra una cisterna , una fossa , un baratro senz' acqua . Val quindi meglio supporre die la Chiesa di S. Pietro si fosse chiamala ad Acwnetì, e