Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4 ', Niccola Palma
Pagina (181/341) Pagina
Pagina (181/341)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
1 va/.- >AaM* i 8 r
sligj dell' altare ad oricnle ( voi. 89. ) convellila poscia in casa rurale , con avanzi di fabbriche all' intorno , con un succorpo , dove ancora si può discendere. , al disollo , e con una lontana , appellata fonte di S. Angelo , dirimpetto ; più non si potrà dubitare dell' ubicazione del nostro monastero , la quale il Gallola 11011 era in grado di conoscere. Fioriva nel 1477- '' ven. Don Domenico Preposto di S. Angelo ad Puteum , segno che a quell' epoca ai regolari fossero di già succeduti i secolari Preposti ( Ar. Cap. n. 41. ). Voglio credere che la denominazione più comune di S. Angelo stata fosse ad Fontem putidum , c per figurala sintassi ad Putidum : forse perchè dal fonte , che gli e vicino a ponente , scaturiva acqua sulfurea . E siccome non solo molte e molte famiglie , ma anche i Paesi hall voluto modificare i nomi , ogni qual volta lian creduto che coni [dicassero idee di cose disprcgcvoli ; così opino che al Putidum siasi sostituito il Puteum . Nè importa che la fonie denominatrice oggidì non tramandi puzza di zolfo, come ne tramandano altre non poche delle nostre contrade; sapendosi clic coli' classo del tempo i sotterranei condotti cambiano , si chiudono , so ne formano de'nuovi, i quali non hanno gli stessi strali. Ne abbiamo un esempio nella famosa acqua di S. Lucia in Napoli , ormai caduta di voga , perche nulla quasi più contiene di fono . Del rcslo il destino di S. Angelo fu quello incontrato dalla maggior parte de' ccnobj , 1' esser divenuto cioè semplice beneficio di patronato feudale : e 1* ultimo Rettore n' è stalo Francesco di Acquaviva de' Conti di Conversano , nominalo dal Re e bollalo da Pirelli nel 1777.
• J ¦ S. Niccolò a Tordino.
F r^Mf t. — ^^TKAJÌmaj- «
Il nostro corregionario Trasmondo avea segnalala già la sua divozione verso S. Benedetto , durante il governo dell' Abate Mansonc , vaio a dire noli' intervallo dal 987. al 997. colla donazione della corte de' Celli poco sopra riferita -, quando noi 1004. diede 1' ultima e. più solenne testimonianza di pietà , col fondare un monastero accosto la Chiesa di S. Niccolò a l'ordino , preccdcntemenle da lui arricchita di beni , che sottopose alla Badìa di M. Casino . Sed et Transmundus Clericus dives , ac nobilis de Aprano , cujus jam supra meminimus , Ecclesiam S. Nicolai, qua: constatela - est juxta fluvium Trulinum , loco Sumusiano vocabulo , rebus suis dilatarti , Monasterium esse constituit, idque per sua: oblationis chartulani sub hujus Ccenobii jure contradidit ( Chr. Cass. lib. 2. cap. 26. ) . Extat lutee don alio Transmiuidi ( subentra il Gallola , Jlist. Cass. p. 196. et seqq. Vide lameu acid, et coir. ]>. 924. ) in velcri regesto Pelli Diaconi p. 111. a t. man. 2^7. atque incipit : In Dei Nomine. Ab In-carnacione Domini nostri Jesu Christi sunt anni millesimo quarto, ci mense December per indiccione tertia . Ideo constans Transmundus clericus filius quondam Gisoni , decloro enim , quia statatimi est in Langobar-dorum legem in edicti paginas continct , ut quicquid homo prò anima sua ì udìc a veri t , vel disposuerit stabile debeai permanere . Propterea ego jam-diclus Transmundus recogitantes me de Dei omnipotcntis misericordiam ¦prò redemeione ammarimi noslrarum , patris mei , et Matris mee , et fra-truum meorum , Corni , et Giselverti concedi in ipsa ecclesia , quae edificata est in honore S. Nicolai in territorio Apruciensc in locum , qui