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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Diffidare dei documenti conservati nel tanto rispettalo e tanto rispettabile archivio di M. Casino sarebbe frenesìa : mollo più perchè il ri<>ortalo alto di fondazione e dotazione esibito alla Curia dei Giustizieri e de' Giudici nel iiijS. servì di base alla sentenza, la quale impose silenzio al Vescovo A prillino , ed aggiudicò all' Abate Cassinese la proprietà del
   monastero di S. Niccolò ( Vedi il cap. XXVIII. ) . Intanto rome va che tra le poche carte della Badìa del Tordino ricuperate dai nostri vecchi Canonici , eglino assicurarono come un tesoro , entro scattola di stagno, una pergamena di carattere ( a quel elio mi sembra ) del secolo XIII. con quest' occhio al «li fuori, di mano alquanto posteriore: Donatio per magniJÌLiim virurn Tms-mwidum Cleri cum Afonasterio S. Nicolai in Trotino , tempore sanctissi-mi Patris nostri Actonis foo3.> e clic il contenuto sia in parecchi punti iu contraddizione al documento ora trascritto ? La donazione sarebbesi fatta non in Dicembre 1004. ma in l'ebbrajo ioo3., non a M. Casino, ma tibi Donino Acloni , ad Monasterium construendum ipsa mea Ecclesia que dedicata 1 est in onore S. Nicolai . Non occorre affannarsi a conciliare carta con carta : imufSginar , per esempio , che la prima idea di Trasmoiido stata fosse di fondare un monastero da esister da se , e che poscia giudicalo egli avesse miglior consiglio il metterlo sotto la tutela , ed alla partecipazione de' privilegi e delle esenzioni del famoso Archicenobio ; poiché la pergamena , gelo-sninente custodita dai nostri buoni Canonici , è copia , e copia di apocrifo originale . L* impostore tenne avanti agli occhi la genuina donazione , ne adottò h sostanza , ne conservò nella più gran palle le parole ed il nome del Nolajo : scripsi ego Johannes Judicem et Notarium :ma sdegnò di servirsi di quei tanti solecismi e dei nomi proprj di:' primi anni del secolo XI., c non pensò a cambiare 1' indizione terza iu prima , come avrebbe dovuto fare, se non-fosse questa l'immancabile punizione della menzogna, il lasciar certe tracce ila farla discerncre dalla verità . Quelle sostituzioni di Monasteri ini ad Ecclesia , quelle ripetizioni lino alla nausea : tibi domno Actoni Abbati , vai ad jiosterisque successoribus tuis , 111' indicano in qualche Monaco di S. Niccolò 1' autore nella pretensione del titolo di Abbate , e d* indipendenza da M. Casino lo scopo , r nella seconda inetta del Secolo XII. il tempo del falso documento . Ma perchè il trailo del vero »Stntuimus cciam con ciò che soglie troppo chiaramente moslrava il Praepositns , 1' intendono di Trasmondo di soggettare il nuovo monastero a M. Casino, e non poteva negarsi rotondamente che fino al ii.ftf. almeno il monastero del l'ordino non fosse stalo subordinato all' Abbate Cassinese , si risolse sopprimerlo tutto quanto , ed a rimpiazzarne il vuoto così : Volumus ut ipsum Donums Ada Abbas vel pos/erisque successoribus suis abeat umilitatem , elie nell' antico linguaggio monastico significava semplicemente riverenza , inchino di testa o di ginocchio , in monastcrio S. Benedicti, non causa censitisi nec pensionis, sed per caritatom et patrocimum S. Benedicti, qui est pittar omnium monachorum . Et si Abbas S. Benedicti , aut qiut-licwtcque ordinata prò nostra jam dieta tini ili tu te , si quod absit aliqiiid premmpscrit invai/ere , aut qualicuncque ingenium molestami J'acere , jam jtuiatur nostra umiHtas , et sit in providentia ac potestate de ipsis Abba-tibici . vel de suis Fratribus , qui Deo adiuvante in ipso Monasterio S. Nicolai ordinati fuerint .
   Perchè i superiori d'l novello monastero ebbero, 1 a.mi dopo la *t