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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tempore , valuti coloni/ts pietatis inda deducentes , multa passim per Italiani monastcria , piis Jìdclium largitionibus adjuti, Jundarunt . Et latte FarJ'ensi monastcrio ccterorum mairi. . . malia bona , ampia privilegia , exemptiones , atquc etiam jurisdictioncs . . . compararunt . Sono parole del redattore del Sinodo diocesano , celebrato nel iC>85. dal Cardinale Carlo Barberini , Commendatario iusignium Abbaliarum S. Marine Farfar.sis , et S. Salvatoris Majoris , invicem perpetuo unitarum ( p. io55. ) . A convincerci che sì fatte monastiche colonie penetrale fossero ben per tcmjio nelle Aprutine contrade , ed acquistate vi avessero speciose tenute , basterebbe ciò che coi documenti dal Fatlcschi pubblicati si e dovuto cennare nel primo volume , della Cella di S. Maria di Coperseta , di una pennuta del 767., di una concessione cnfitcutica del 97'., del diploma di Corrado I., «: della donazione del Conte Atto . Diasi non pertanto un' occhiata alla Cronica Farfensc da Muratori inserita nella parte 2. toni. 2. Rerum lialicarum , c si rileverà che nell' 817. Papa Pasquale I. confermò all' Abate Ingonldo tuli' i diritti 0 slabili siva in Comitatu Reatino , vel Furconino , Ascula-110 , Firmano , Aprutiensi , et Finnensi , et Ralbensi , et Teatino ( p. 371. ) : che fra i beni occupati nell' incursione de' Saraceni , i quali dispersero i Monaci Farfensi ( nell'intervallo dall'897. al 93o. circa ) il Cronista deplora in Comitatu Aprutiensi Curtem S. Luciae in integrum . . . Curtem Sardinaria . . . Curtem S. Felicis in Pedugnano . . . medictatem curtis de Castello , quae fiut mille modiorum . . . inter Jluvium Tantum , et prata prope mare , et prope Castellimi Moritis Aurei ( p. ) : che
   le coiti da Sardinaria e de Pedugnano , colle Chiese di S. Felice e di S. Pietro , in territorio o in Comitatu Aprutiensi , vengono molte volle ripetute , da un cambio dell' Abate Cauiponc ( p. 4^9. ) al diploma di Arrigo V. ( p. G7r. ): pel quale tratto di Cronica e di tempo s'incontrano pur anche le corti S. Mariae in Columnelle , di Mollano o Motiano o Montiano , e de' poderi in Aureliano , Sumniaciano o Somatiano , Cast meiano e Cast riciano , Sala , Batecto , Aliniano o Aleniano , Lempi-dio , Masiano , Ceseriano , Clavicle , Posporiano , e Tabernula .
   Fu Bonifacio IX. clic tolse all' Aliate regolare di Furfa ogni giurisdizione , e che la trasferì ad un Commendatario . E poiché toccò la medesima sorte a S. Salvatore maggiore , pur Badìa di Benedettini , appellati Ber-rcttanti dall' uso della berretta ; avvenne in progresso che conferendosi ad un solo le due commende , andassero le due Badìe ad unirsi come in un solo corjio : il che cLbe 1' ultimo compimento colla soppressione della monastica congregazione du'Berrettanti , decretata da Urbano VIII. ai 12. Settembre 1629. All' epoca del Sinodo , di entrambe le Badìe non si trovarono se non due Prepositure in partibus Aprutinis ( p. 1062. ) ; S. Patri ad Azzanum parrocchiale , perfettamente a Farfa soggetta , e S. Marine de Propezzano non parrocchiale , su cui al Farfensc Commendatore altio gius più non rimaneva che di spedire la bolla d' istituzione . Piena autorità a lui restava però sopra sette parrocchie nell' attuale comune di Valle-Ca-stcllana , espresse nella terza delle carte topografiche ( delle parti Ascolane et Aprutine ) annesse alla magnifica edizione di quel pregevolissimo Siuodo, eseguita in Roma pei tipi Barberini nel 1686 . Ma volendo Benedetto XIV. porre un termine alle contese tra gli Abati di Farfa ed i molti Vescovi . entro le cui diocesi coloro esercitarono la quasi Episcopale giurisdi-