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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
31 I
posto arca la giurisdizione temporale di Colle Sansoueseo, villa di n. o i3. fuochi , ove stabiliva un Capitano, che corrispondeva un canone al Priore di Rotella, e che 1* Alessandroni stava costruendo un battistero in vece di quello che il predecessore avea sotterrato : e nel 1 Gì4- allorché n' era Preposto il Dot. Cornelio Porzj di Teramo ( voi. 76. ) bollato dal P. Priore, a' 18. Settembre 1C12. Orazio Forti e M. Giovanna di lui figlia premorirono a Cornelio , e quando costui trapassò , la vedova Porzia Urbani erasi della doppia perdita racconsolata col dar la sua mano , e 1' eredità della figlia a Gaspare Bernardi. Si avvisò ella di nominare alla vacata prepositura Cesare di Giovanni , a' 29. Gennajo i63o. Si oppose però Giuseppe Lupi , esponendo di esser egli stato presentato al Card. Francesco Barberini Commendatario di Farfa dai Lupi suoi gentili , credi dei Forti , mediatile Fabia Forti moglie di Francesco Lupi . Il cognome Barberini esser dovea un argoménto ad reverenti ani nel pontificato di Urbano Vili, e gli atti Vescovili non andarono più oltre . Credo che nella Curia di Farfa la vincesse Giuseppe , dop-poiche le testamentarie disposizioni dei Forti aveano preveduto il caso dell' estinzione di una delle linee senza discendenza : e simile vittoria aveano i Lupi riportata sopra di Porzia nel patronato della cappella di S. Luca fondata nella Cattedrale per volontà di D. Venanzo e di Cinzia , aggiudicato ad Isidoro Lupi per iutero nel decreto di erezione del 1620.
Non trovo nell' Episcopale archivio altra memoria rimarchevole di Azzano . Quindi la serie de' Preposti non può essere rannodata the coli' ajuto de' registri parrocchiali , i quali cominciano da Marcello Pompetti , che sopra il rinato battistero fè dipingere un S. Gio. Battista , nel iGtìo. . Restò la prepositura vacante dal 1686. al 1692. finche l'ebbe il Dot. Isidoro Antonio Lupi. Litigando costili nella corte Vescovile coli' Arciprete di Joancl-la , sulla spettanza delle decime nella contrada di Tessella , sotto ai faggi del monte di Joanella ; tosto che conobbe la sentenza de* 13. Settembre 1714. poco a lui favorevole , ne disse di nullità perchè pronunciata da Giudice incompetente , essendo la sua preposi tura soggetta all' Eminent'issimo Abate di FarJ'a ( Pr. civ. ri. 3. ) . Il Lupo dottore non morì certamente prima del dì ai. Marzo 1724. giacché di quel giorno è il suo testamento stipulato da Not. Dionisio Liliani , col quale gli piacque istituire erede la terza nipote Maria , impalmata a Niccola Spagnoli . Di lui successori furono Francesco de Bernardi , nel 1726. ed il Dot. Gio. Cesare Ricci, nel 1732., nel cui lungo possesso il Vicario foraneo di Azzano continuò a dipendere dal Vicario Farfeuse in partibus Asculanis , Pra'sidiatus Montis Alti , Firmanis , et Aprutinis , di ordinario residente in Ascoli. Ma essendosi nel 1771- prescritto ai Prelati dello Stalo Pontificio aventi giurisdizione iu Regno di stabilire un Vicario generale per quelle parti «Ielle loro diocesi , che si estendono nel Regno ; 1' Abate di Farfa ne nominò uno in Aquila , per essere nell'Aquilana provincia i segmenti più notabili della diocesi di Farfa in Regno. In tale stato di cose, e nè meno per morie, sì bene per rinuncia del Ricci nel 1786. ottenne la Prepositura Berardo Purifico, al quale toccò sostenne famosa lite col Curato di Colle Caruno , circa la cura delle anime di Coli' Sansonesco . La questione non interessava solo i due Parrochi , ma ben anche Monsig. Pirelli Vescovo Aprutino , e D. Emidio Marchetti Arcidiacono di Aquila Vicario generale di Farfa in Regno ; poiché quel piccolo villaggio avrebbe fatta parte o dell' una o dell' altra diocesi, secondo che ne