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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   siero ile' SS. Selle Frali . Iudicano la slessa cosa lo slcmma del Coniane , consistente in un S. Michele : e I' ispezione del Mosciano antico già piccolo Castello , ristretto intorno a S. Angelo ad un gruppo di case cinto da merlale muraglie , con unica porta ( non ha guari distrutta , ov' è la piazza dirimpetto alla Chiesa ) munita di fossato e di ponte levatojo . Cosa erano , domanda il gran Mahillon ( in praef. ad sec. III. par. i §. 5. ) Fulda , lì. 'Cina , Sallzburg , S. Gallo etc. • Ilorridcie quondam sohtudiiics et lati-Inda fararum , mine hominum amenissima diversorìa , postquam ea nostri labore et industria sua eoccoluerunt. Le mire di sicurezza e di difesa furono la causa principale , che animò i Monaci a circondarsi di abitatili . Così ebbero origine Magdcburg , Spira , Strasburg , Magonza , e Munsler ( Monasterium ) in Germania : Bobbio nel Milanese , Nonantola nel Ducalo di Modena , Monreale in Sicilia , e S. Germano nel nostro Regno , costruito dall' Abate Bcrtario intorno al monastero di S. Salvatore . Non dee quindi recar meraviglia se i Preposti di Mosciano , colla cura delle anime , si avessero attribuita la piena spirituale autorità dell' eccitata popolazione : su cui è verisimile clic avessero del pari esercitata la civile giurisdizione , fino all' espansione dell' Arquaviviana potenza .
   Quand' anche non si fosse conservata la lapida incastrata alla torre , che nel 1397. eresse venerabilis Frater Mattheus Angeli de Muro , Ordinis S. Benedirti, Prepositus prenominatis temporibus hujus Ecclesie S. Angeli in Musiano ; avremmo scoperta 1' esistenza di un cenobio contiguo alla Chiesa dai contrassegni che ne rimangono , ed avremmo argomentalo l'istituto dei Ccnobiti da un pezzo di osso del braccio di S. Benedetto , chc ancor ivi si venera . Da F. Matteo però fino a Gio. Vincenzo di Acquaviva , non mi sono imbattuto con notizie di verun altro Preposto . Secche furono le deposizioni di due Mosciancsi appunto, slati cancellieri del Duca Giosia, F. Guiglielmo di Benedetto e Sor Andrea Boflo , le'quali si leggono nel processo informativo del i4'8. essendosi il primo limitalo a dire aver egli vergate le nomine per Propezzano due volte , per S. Angelo di Musciano una volta , pe' SS. Sette Frati una volta , per S. Salvatore de Viczino tre volte , per S. Maria de Mugilano quattro volte , per S. Lorenzo a Salino due volte , come pure per S- Salvatore di Ganzano, per la curata di S. Maria de Vil-lantc , per S. Antimo di Monlepagano etc. ed il secoudo ad affermare di aver veduta una bolla di Bonifacio IX. smarrita nel tempo delle guerre di Teramo , con cui erano conceduti e confermati ai Sigg. di Acquaviva tutt' i patronati de' loro stati . Da Gio. Vincenzo in quà , la serie de' Moscianesi Preposti o ( come dicevansi ) Abati Commcndatarj , c precisamente la stessa di quella già tessuta per Propezzano. La loro incuria e lontananza hanno ridotta la matrice di S. Angelo in uno stato di squallore . Abbandonata la cura delle anime ad un Prete , altro compenso a questo non davano che il titolo di Arciprete , i proventi di stola e 12. boccali d' olio per la lampada . Più generoso il Re Ferdinando , dopo il sequestro del 1788. rilasciò più fiate delle h'beranze agli Arcipreti, finché il dispaccio de'3. Agosto i8o3. fissò in perpetuo sul Monte Frumentario a lor favore la congrua di annui ducali 200. portati a 23o. dal decreto de' 29. Dicembre 1809. pagabili allora dal Demanio , adesso dall' Amministrazione diocesana , la quale introita le rendite, della vacante Badìa , quantunque per varie cagioui diminuite , <• segnatamente per la perdita delle decime e pel devastamento del molino sul lordino , là dove la canna di Mosciano e per toccar quella di Gi' I;