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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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suo predecessore , censì i fondi di S. Salvatore ad un gentiluomo , il quale avendo in tempo utile affrancato il canone , sono essi scomparsi affatto dalla massa de' beni ecclesiastici.
S. Salvatore a Canzano .
Dissi bene nel Cap. XXVI. che soggiacque a S. Salvatore maggiore , mediante il monastero di lìozzino . Ecco , per tralasciare altri iiulizj , che Paolo V. uel conferire a' 2/j- Gennajo 1608. la prepositura di S. Salvatore a Canzano a Nicolantonio Migliorini di Napoli, il quale contava l'età di i3. anni , espresse che il patronato ne apparteneva al Duca di Atri , ed il dritto d' istituzione al Preposto di S. Salvatore a Rizzino ( Pr. ben. n. 4^3. ) . Quella forma di Chiesa a tre navi , quelle pitture alle muraglie della maggior parte cancellate e ricoperte da moderno intonaco , e quei segnali di monastero a levante ed a tramontana del S. Salvatore , tuttora esistente fuori la porta orientale di Canzano , mostrano indubitatamente l'opera de'Monaci-Montcsanlo ricordò nella visita del i5q5. eh' ero stata Chiesa curata , ma che allora più non lo era , per antica convenzione tra il Preposto ed il Pievano : clic fosse addetta alla sepoltura de' morti di Canzano : e che da gran tempo se 1' era unita la rurale già diruta di S. Paolo ( ad Tonamun ) anch' essa un dì parrocchiale . Ciò spiega perchè al Preposto incomba il peso della Messa e della Dottrina cristiaua in ogni festa . Visconti nella visita del 1611. notò in oltre che l'altare maggiore veniva coperto da cupolino : e che il Preposto era obbligato al Candeloro , non che a dare un pasto ai contribuenti delle decime nella festa di S. Salvatore . L' essere ai Preposti appartenuto il gius di bollare sulla cappella di S. Giacomo eretta nella loro Ciiiesa , e 1' essersi nel 1672. contestata lite sul patronato spettante alla famiglia della Noce , ncll' aver data origine al processo beneficiale n. 90. a noi viene a dar lume sulla serie de' Preposti da 1111 certo tempo in quà . j\latteo Tutarhù di Notaresco , di cui è una bolla del i553. per S. Giacomo . Marcello di Acquaviva , che per la stessa cappella dio l'uora due istituzioni , nella seconda delle quali datata in Camerino nel 1587. si enunciò electus Ilidruntinus . Piacque a costui far dono di S. Salvadore a Gio. Domenico Marciteci di S. Omero , suo familiare : e poiché trattavasi di rinuncia e della cumulazione con altri benclicj dal Marcucci goduti , occorsero le bolle della Datarìa , nel 1094. Occorsolo del pari pel Migliorini , stante la dispensa di età . Durante la vita di entrambi non accadde vacanza del beneficio di S. Giacomo . Quindi la quarta bolla istituzionale è di Ottavio di Acquaviva , dopo però che la Curia Vescovile ebbe verificato il patronato nel iG3i., e di lui è pure la quinta , ove , benché già Cardinale disse : servata forma decreti Episcopi Aprutini , prò recognitione patronatus . Tulli Acquar iva liirouo i consecutivi Preposti lino a Trojano inclusivamen-le, ad onta dell'alternativa pattuita nel iG54- tra il Duca Giosia III. ed Alvaro de Mendozza utile Signore di Ganzano, S. Omero e Poggio-Morello. E ben Monsig. Pasquale si avea pur fatto presentare a S. Salvatore , nel 1747. Decisa però favorevolmente ai Mendozza la lite nel l'jSo. come in S. Lorenzo a Salino fu detto ; ebbe luogo la nomina della Marchesa della Vallo per Saverio Mari'liani , bollato da Mazzara nel . L7 ultimo ti-
telare e stato Giuseppe Scotti di Napoli . Il nostro S. Salvatore è ora unito alla Penitenzicrìa , per effetto di Rogai dccrclo do' 22. Fcbbmjo i833.