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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   23o
   la Badìa dalla scorrerli del Conto Landò nel i355. cura grande si prese delle finanze e riviudicò la giurisdizione di Montepagano , di Poggio-Morello, e di S. Martino a Vouinno , già molto diminuita ( Antin. cap. 8. §. 7. ) . Dei consecutivi Commendatnrj farò menzione di quelli soltanto , eli' ebbero alcun particolare rapporto con noi . F. Antonio ile Letto , di cui è il privilegio di patronato della Chiesa della Natività della Vergine di Montepagano , iu data del monastero di S. Giovanni in Venere a' 32. Agosto njiS. e dove si dice che dessa era stala eretta con permesso del predecessore F. Giacomo Capograsxi ( Pr. ben. 316. ) . Latino Orsini Arcivescovo di Trani 0 poscia Cardinale , che colla solita sua generosità concedè in perpetuo enfiteusi ai Canonici di Ortona la villa Caldara , per 1' annuo canone di quattro scudi . Fabrizio Paladini , della nobile Teramana famiglia trasmigrata iu Lecce , il quale fé spedire lettera Regia della data degli 8. Giugno 1499. Pe,i beneficio di S. Maria del Treglio , unita alla Badìa iu virtù di bolla Pontificia .
   Del penultimo così scrive Brunetti ( p. 207. ) : Ilic in computo An-tonii GazuUi Regii Aprutini Thesaurarii anni i4y2. sic datar in residuo ( ex arch. R. Ca m. ) : Abbas S. Joaunis in Venere , scilicet Cardinalis Ursinus , in eo computo fuit datus supersessus prò unciis quadraginta duobus , qui cum non possideret feuda prò quibus veniebat taxatus , cum adierit Regiam Canterani Sumniariae , ejusdem mandatimi produxit ut ab ipso Cardinali solimi exigeretur prò castro Silvi, et castro Pirani inhabi-tato , et prò pretio tumulorum biscentum quinquaginta frumenti percepto-rum a casali Riccijusti inhabitati. O dolor l quae cernitur ad luiec tempora honorum Monasterii diminutio . Osserva in seguito ( p. 212. ) quo lectoris animus deploret ingentem Ecclcsiae jacturam , che di 109. fra Castelli e Casali posseduti una volta dalla Badìa di S. Giovanni, non ne rimanevano ne' giorni suoi che sette , tre abitati , cioè Rocca S. Giovanni , Fossaceca ( sui quali rimanevi» pur anche la giurisdizione spirituale ) e la Capraia , e quattro disabitati : che ad essa il Barone ( utile Signore ) di Poggio-mar Ilo pagava l'annuo canone di dieci ducati , e quello di Monte-pagano undici ( p. 215. ) : e che dei 9S. tra Castelli c Casali siti negli Apruzzi ci tra ed ultra , nò erano diruti ben 58. della maggior parte de' quali non ne restavano nò i vestigj , nò i nomi ( p. 216. ) . Fra Commendatario Gregorio Navarro Spaglinolo, quando nel i585. ci rinunciò S. Gio. in Venere nelle mani di Sisto V. riserbandosene le rendite sua vita durante . Così quel Pontefice potò concederlo a S. Filippo Neri, ed in perpetuo alla congregazione dell' Oratorio alla Vallicella , dal gran Santo fondata . Avanti che questa alla proprietà riconsolidasse 1' usufrutto ( il che fu nel i5q5. colla morte del Navarro ) ottenne dall' A. C. monitorio segnato a' 19. Settembre 1590. munito di Regio exequatur , quocid pcenas Ecclesia-sticas tantum , perchè i vicini Ordinarj si astenessero da qualsivoglia visita ed ingerenza nei Paesi di ecclesiastica autorità di S. Giovanni , immediatamente soggetto alla S. Sede , sotto pena di due mila ducati e della sospensione a divinis . Couiechè tale misura fosse stata provocata dalla pretensione del Vescovo di Penne e di Atri di voler giudicare le cause iu grado di appello dal Vicario della Badìa ; pure venne notificata eziandio a Monsig. Ricci ( in Arch. Vesc. ) . Quando , e sotto quali condizioni , Montepagano e Poggio-morello sieno rientrati nel seno dell' Aprutiua diocesi , si disse nel Cap. LXXX.