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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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1' Abate , cui pagavano 1' annuo canone di nove ducali , compreso tra i cespiti assegnati da Sarbelloni ai Vicarj curali di Montcsanlo .
S. Savino , sulla frontiera tra lo stato Pontificio ed il Regno , ma al di là di essa : oggi non più che una considerevole possessione de' Vescovi di Monta Ito nella qualità di Abati di Montesanto .
S. Angelo , tale pur divenuto , vicino la Ubrata nel lenimento di S. Egidio. Accosto la casa destinata ai coltivatori si disccmono i vestigj del monastero .
S. Pietro alla Ripa ( di Salino ) alle falde della montagna di Civilel-la , trasmutalo in parrocchia . Cosa dinoterebbe altrimenti ed il titolo antichissimo di Priore , e la superiorità di costui sulla curala di S. Felicita alla Rocca, e la vasta estensione delle sue proprietà ? Suppongo che ne* tempi del monastico fervore al P. Priore di S. Pietro fosse subordinato un Asceterio là dove esiste una meravigliosa spelonca ricca di stalattite,, convertita in Chiesa dedicata a S. Michele , e forse illustrata da qualche apparizione del glorioso Arcangelo, di cui santa Chiesa assicura saepius hominibus apparuisse . . . quamobrem multis in locis facti memoria cclcbratur.
S. Egidio alla Ubrata . La piccola terra di S. Egidio sulla destra sponda della Ubrata evidentemente ripete dai Monaci 1' origine . L' unica fabbr ica considerevole è la -Chiesa a tre navi , tutta di pietre riquadrale , il cui alto frontespizio di costruzione più recente degli altri Ire lati mostra che dessa sia stata accorciala in lunghezza ; riconoscendosi 1' aulico muro occidentale, o sia di fronte, nelle vestigio le quali attaccano ad un rimasugUo del monastero , ridotto a casa ed orto , ora di ragione del Vescovo di Ascoli . Forse 1' accorciamento e la nuova facciata furono opere del i524- anno cni appartiene il portone di pietra , come da una iscrizione ivi scolpita. Fra il detto avanzo di monastero ed un altro , clic serve di abitazione e di orlo al Curato , è 1' attuale piazza , già chiostro , ove perciò si vede profondo pozzo di eccellente acqua , cui tult' i paesani han drillo di attingere . Una finestra di gotico gusto rimane nella prima delle indicate case , e degli stretti ed alti fmeslioni della Chiesa uno pur ne rimane a mezzodì , essendosi gli altri rimodernati o per dir meglio guastati . Restano in buono stato il coro , la sagrestìa, e la porta laterale, che corrispondeva al chiostro. Intorno intorno alla Chiesa ed al cenobio sorgono le case de' privati con anguste strade , da far conoscere che quello fu veramente un gruppo sporgente dalla vaga pianura tra il Salino e la Ubrata ( Insula ) una Villa , un Casale ( come lo appellano i diplomi del secolo XII. e del XIII. riferiti alla fine del volume I. e ne' principj del II. ) sorto dai coltivatori dell'ampio territorio del monastero . In fatti le adjacenti campagne , per quanto sono comprese nella parrocchia di S. Egidio , a questo spettano in dominio diretto . Vi è oggi qualche eccezione : ab initio autem non fuit sic . In pieno dominio del Priorato rimane una vasta tenuta verso il Tronto. Era naturale clic della nata popola/ione il P. Priore assumesse la cura spirituale: e siccom' egli era soggetto all'Abate di Montesanto, così costui vi si attribuisse la piena giurisdizione . E poiché il Priorato è stato annesso al Vescovato di Ascoli , e la Badìa a quello di Montalto ; si rende chiaro ciò che a primo aspetto sembra strano , cioè che 1' Ascolano Vescovo eserciti in S. Egidio la cura , mediante un Vicario da lui nominato e stipendialo , e supplisca alle spese di culto : e clic il Monlaltcsc , spiegando l' ordinaria autorità , esamini e