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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Clic so nnclic la seconda volta riuscì vano un disegno , clic in un' allro senso pur vano t liiainar si potrebbe ; prospero successo ebbero i maneggi da lì a non mollo intavolati per la perpetua locazione della commenda di Ca-biano , felicemente ultimali ai 20. Dicembre 1 (>77. come or ora s
   i è detto. E se è vero quel clic la pubblica voce impula ai Monaci di Mcjulano , d' essersi impossessati di un feudo rustico nel lenimento ili Corro,>oli, ne' ce-dolarj della Regia Camera intestato ad Angelo (li Paolo avanti al i555. ed iu seguito ad Angclantonio di Teseo di Mercio , ciò potè accadere circa lo stesso tempo ; giacche nel iGGj). durava , pur sotto il nome di Jngclan-tonio , ad esser lassato per due. 10. 3. 18. di adoa . Ma a misura clic si moltiplicavano le ricchezze , si alterava la disciplina c si diminuiva il raccoglimento de' PP. Celestini . Dovea contribuire non poco alla dissipazione del loro spirito 1' uso di sloggiare da Corropoli ne' mesi, ne' quali la coltura de' risi rendeva inai sana quell' aria . D' ordinario passavano a trattenersi nel monastero di S. Onofrio di Campii . Prcfe.rivasi Campii , anche perche 11011 soggetto al Vescovo Aprutino . A Campii dagli Abati di Mcjulano si dirigevano per uso costante gli ordinandi in sacris di Corropoli : da Campii si ricevevano gli Olj santi . E quando quel Vescovo trovavasi nell' altra residenza di Ortona o le due Chiese vacavano , anziché dar campo a sostenere nei Vescovi Aprutini le pretensioni sempre vive , almeno per la giurisdizione delegata ; si avvalevano'gli Abati piuttosto de'Vescovi di Penne, di Aquila, di Solmoua , e di altri anche più lontani . Onde non essere d' imbarazzo ogni anno ai Monaci di S. Onofrio , si mossero quelJi di Mcjulano a comprare dai PP. dell' Oratorio di Ascoli una casa in Campii , sita dietro il pubblico palazzo , pel prezzo di 700. ducati , come dall' istrumento stipulato-dal Not. Lodovico Ferracuti di Ascoli ai 3i. Marzo 171G. Detta casa era provvenula ai PP. dell' Oratorio dall' Arcidiacono di Campii Germanio Rozzi , che li avea in Roma , per gli atli di Gio. Carlo Lamparini Notajo della Curia Capitolina, sotto il dì 8. Maggio 1G7G., istituiti credi universali.
   Uu' altra conseguenza , che nei Celestini di Mcjulano derivò dal soverchio aumento delle ricchezze , fu una moltitudine di liti , n. Ile quali si trovarono , non sempre ragionevolmente , impegnati nei due ultimi secoli . Le etichette da osservarsi nel lunedì di Pentecoste , in occasione della festa votiva e della fiera alla Chiesa di Mcjulano , furono un seminario di contestazioni fra i Monaci ed il Comune . Ne' tempi rimoti un Capitano . un Alfiere ed un Sergente di bifolchi , scortati da compagnia armata con bandiera spiegata e tamburo battente , audavano al monastero , otto giorni prima della solennità , come per annunziarla . Nel giorno di Pentecoste il Priore o 1' Abate soleva invitare a pranzo pel dì seguente gli Ulliziali suddetti , il Governatore , ed i Signori del reggimento . Nella mattina della festa tutti costoro , corteggiati dalla civica armata , si recavano a visitare la Vergine SS. , alla quale dai bifolchi era presentato il raccolto dalla questua fatta fra loro nel corso dell' anno precedente , e dalla Comunità un trerco con dei carlini e tali pendenti . Dalla Chiesa si passava ad una colezionc , cui avea-110 diritto tutti i bifolchi : e questa terminata , proccdcvasi all' elezione del nuovo Capitano, il quale rimaneva investito della carica co! ricevere inginoc-chionc una candela dalle mani del Priore o dell' Abate . La festa di cui parliamo avea avuta origine dalla cessazione di fiera epizoozìa , ottenuta dai contadini per iutercessiouc di Mqria SS. Il concorso della gente die luogo in