Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4 ', Niccola Palma

   

Pagina (272/341)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (272/341)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   seguilo alla fiera sul pialo avanti al monastero . Per li Ire giorni festivi ili I Pentecoste, la giurisdizione civile e criminale era presso 1'Università , clic , la esercitava per mezzo di un deputato , chiamato pur Cali ed i pubblici rappresentanti . Alienazioni di altro genere sono slato ba lo medesime parti por 1' immunità dai pesi reali di tulli i beni del monastero , ancorché di acquisto recente : per lo stabilimento di un tribunale , ov e appellarsi dalle sentenze della curia Abbaziale : per l'esenzione dalle lasse comunali dei coloni di Gabiano, di Gambaronc, e di Tajano . Allorché meltcvasi in campo tale articolo , Gabiano eia ( secondo gli Abati ) un territorio allatto separalo dal leuimciilo di Corropoli , ed erano feudi Tajano e Gallibarono . Nelle questioni poi giurisdizionali col Vescovo Aprnlino , e (piando si è temuta la riv indica do' feudi alienati ; Gabiano è divenuta parie integrante del teniniento di Corropoli , Tajano e Gambaronc terreni burgen-satici . Altra lite fra la comune di Corropoli ed il monastero arse in Regia Camera nel 174^- rispetto al pagamento di ducati nove e mezzo, a titolo di Demail} , finita a favore del monastero .
   Ancor più antiche sono slate le discordie col Clero. Cedendo questo volentieri il luogo al Priore od Abate , come Ordinario , non se la sentiva a cederlo ugualmente nelle processioni e nelle altre funzioui ai semplici Monaci : e poggiavasi al drillo comune , il quale dà al Clero secolare la precedenza sul regolare . Non la intendevano così i PP. Celestini , sul fondamento eli' essi l'orinavano un corpo solo col loro superiore , e che la prcposilura di Mejulano erasi conceduta non al solo Priore , ma all' intera Congregazione . La vinsero i più potenti , e prevalse il costume di essere nel rango più onoralo i Monaci . ,
   I travagli più serj però sono slati do' Parroci» di S. Agnese , e sorli sono da due capi . Primieramente non essendo stati mai con chiarezza bastante determinali i limiti tra il decimano appartenente alla prcposilura di Mejulano e quello annesso alla parrocchia di Corropoli , si sono i Parrochi di tempo in tempo doluti dello usurpazioni praticate dagli Abati . Anzi nel 1708. il Parroco D. Pietro Cintj sostenuto dalla cittadinanza e difeso dal chiaro Avvocalo Domenico Mezzaporla di Canzatio , ne introdusse giudizio in Regia Camera . Ma prevalse 1' opinione che 1' Abate fosse il vero e primitivo Parroco di Corropoli , come quegli eh' era succeduto agli antichi Preposti di Mejulano , e che il così detto Preposto di S. Agnese altro non fosse che il suo Vicario curato perpetuo, cui in conseguenza altra rendita ed altra decimazione non apparteneva tranne quella , che costasse csserglisi assegnata per un compenso dello fatiche . Quanto bene fondata fosse sulla verità storica 1' opinione suddetta , non saprei dirlo . Posso assicurare però che la medesima veniva assistila dal nerbo delle liti il denaro , dal possesso della cosa controversa e dalla penna del famoso Basilio Palmieri. Dopo di che il Cintj