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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   que nò meno la dimostra per S. Francesco in Campii , cui il cilalo indulto fa comune . 11 Caiosi ( Orig. Civit. ) sostiene che i Minori fossero stabiliti in Givi Itila in S. Maria de' Lumi fin dal tempo di S. Francesco: e che nel i3a0. F. Guiglielmo da Ci vitella ( di cui tornerà ragionamento m i seguente volume ) li trasferì entro la Terra , fondando nuovo convento s ilio il titolo di S. Lodovico . Il Claudiani ( nel discorso ms. per la riapertura della Chiesa di S. Lorenzo ) aggiunge che F. Guigliclmn fub-Jiricò il novello cenobio ove sorgeva la propria di lui casa ; e che a tale stabilimento concorse 1' Università , col cedere ai Conventuali le case e boi-leghe a levante del campanile verso la piazza , e la Chiesa di S. Lodovico di suo patronato . Temo però the 1* ultima asserzione siasi con soverchia franchezza azzardata , giacchi: iu un mandalo di procura stipulato da Not. Puzio di Berardo di Civilclla a' i(i. Aprile 1347- '1 tfSlù defunto A rei ver scovo di Benevento è chiamato fondatore della cappella di S. Lodovico, alla (piale , unitamente al monastero di S. Chiara , avea egli legali mille ducali il' oro . Oggetto della procura è 1* esigerli : il ricevere dal socio e familiare del morto Prelato una croce di argento doralo , per cui rpiesti avea avute diciolto once d'oro da Sir Matluzio di Collecorviuo, il (piale Maltuzio avea inteso di rimpiazzare iu tal modo una croce simile , elio i suoi servitori aveauo rubata al convento : ed il ricuperare certi libri , che 1' Arcivescovo avea avuti in prestito dai Frati . Ecco 1' unico chiostro de' Conventuali che a noi rimanga , essendo stato riaperto a' 4- Ottobre 1820. colla dotazione di annui ducali i.{l>4. liciti , sopra stabili restituiti dall' amministrazione del patrimonio Ecclesiastico regolare .
   In presenza de' Guardiani di S. Flaviano , di S. Omero , di Morro , di Atri , e di Civilclla , F. Donato da Cellino Ministro do' Frati Minori della provincia Pcum-usc confermò la Sig. Cateruzia da Teramo nell' uffizio di Badessa del monastero di S. Chiara iu S. Flaviano , vacato per rinuncia della Sig. Francesca della Guardia , con bolla spedita da Atri al 1. Ottobre i433. Chi saprebbe diro però di (pianto stali sieno a tale epoca anteriori S. Francesco , da S. Flaviano traslocalo a Giulia , il più ricco de' PP. Conventuali nella nostra Regione : S. Antonio Abbate in S. Omero , visitalo da Armenj nel 1676. perchè soppresso una volta , sebbene già ripristinalo : e S. Antonio Abbate, in aperta campagna nel lenimento di Morro ? Forse avrei sapulo dirlo , so avessi potuto accedere ai conventi divisati e da divisarsi , e chiedere la visione delle carte ai Frali nel tempo, in cui senza ritrosìa le esibivano ed abbandonavano , nell' intervallo cioè fra 1' accertata e l'eseguita espulsione. Ma nel 1809. dominava fuori lo mura di Teramo una ceri' aria micidiale , da produrre immancabilmente qualcho cosa di peggio di un raflìeddoie o di una febbre reumatica . Quindi restano del pari ignote le fondazioni di S. Francesco fuori le mura di Controguerra , per la ragione anzidetta come sopra visitato : di S'. Francesco in Molitorio , la cui Chiesa è di un fabbricato e di una forma, da far giudicare che sia stata anteriore all' ordine de' Minori , ed tilliziala da più antichi Cenobiti : e di S. Maria poco lungi da Colonnella ( probabilmente titolo conservalo di quella S. Maria in Columnelle mentovata nella cronica Farfense p. 469. ) di cui Aiidreantonelli notò che postremo era stato aggiunto al così eletto asilo o franchigia o custodia , della quale era capo il convento di S. Francesco di Ascoli ( Ascul. Evcl. lib. irnic. ) ma che nel secolo XVIII. tornò