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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
a far parie dell' A pralina provincia di S. Bernardino. Le fabbriche di quest' ultimo convento non andranno soggette a lenta distruzione , perche già demolite , una colla Chiesa , onde impiegarsene i materiali alla ricostruzione della pievanale. Se piaccia riunire le due temporanee soppressioni qui indicate alle altre tre riportate nel Cap. LX.XX.V. si potrà conchiuderc che i Conventuali seppero riparare alle riduzioni operate da Innocenzo X. Quando l'aere restò depurato, nuli'allro iu S. Antonio di S. Omero trovai degno di attenzione , fuorché grossa lapida di un sepolcro di pietra dura , rappresentante in basso rilievo ed in naturale statura un guerriero giacente , vestito di maglia , tenendo con ambedue le mani larga spada distesa fra le cosce , e posando la testa ari un origliere: il tutto con grande artificio e finezza intagliato . Dell' iscrizione rimangono le parole Hoc seppulcrum ferii fieri nobilis : sono assicurato però che le seguenti , scolpite in altre pietre connesse e perdute , erano et prudentice pater Mucias Manduca de Canzano . Dicono clic Muzio stato fosse cittadino ricchissimo di S. Omero . Ma quando egli fiori ? Qual grado occupò nella milizia ? Ne meno 1' intera leggenda lo esprimeva : e soltanto dallo stile si può congetturare che il lavoro si abbia ad ascrivere al secolo XIVr. o al XV.
Il solo cenobio colpito da definitiva abolizione avanti il generale rovesciamento del 1809. fu S. Francesco a Cavallaro . Non era ancor chiuso nel i558. allorché il P. Guardiano diede in affilio un terreno in contrada del Castellavo nelle pertinenze di Teramo ( Ar. Vesc. voi. 91. ). Negli aspri gioghi di Valle Castellana anche oggidì resta il nome di Cavallaro ad un piano inclinato , più lungo che largo , coronato da alture coperte una volta da castagni e da faggi , ed ora da nudi sassi e da miseri cespugli : luogo ben adatto a proquoi ed al pascolo di cavalle e poliedri , dal clic sarà derivato quel nome . Se Walter Scott , il quale sì gran profitto ha ricavalo dalla Storia de' bassi tempi e tanto spesso ne' suoi romanzi ha introdotto monasteri minati c reliquie delle industrie de' Monaci , visitato avesse il Cavallaro ; alcun' altra idea tirato avrebbe per le sue minute descrizioni dagli avanzi del convento , ove la valle declinando all' occaso offre nn grandioso punto di veduta , mista di orrido e di bello : dal superiore terreno di in. moggi in dolce pendìo , dai Frati ridotto a frutteto ed a giardino : da una sorgente di acqua purissima , che dalla sommità , mediante un condotto di tratto in tratto scoperto , acciò all' inalfiamcnlo servisse , andava in fine, ad animare una fontana: da quello spontaneo ripullular di viti inselvatichite, le quali si vanno attaccando ai vicini alberi in un podere di S. Francesco , nel luogo appellato Vignali presso Pascellata , e che mostrano aver 1' accortezza de' Frali sapulo far prosperare una vigna in così rigido clima : ed iu quelle tracce di strada , aperta dal convento attraverso del bosco Martese , pel corso di otto buone miglia , fiuo alla pianura della montagna Morricana nel comune di Rocca S. Maria , onde i Religiosi traevano il fieno, che loro somministrar non potevano i dintorni del Cavallaro affatto selvosi. La Chiesa è rimasta iu piedi Tino ai principj del passato secolo . Parecchi sacri oggetti e la campana maggiore trasportali si sono alla parrocchiale «li Pascellata : la minore all' oratorio di Valle-Fara . Le decadute rendite han formato uu beneficio di S. Francesco annesso alla curala di Leofura .