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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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S. Giacomo , villa di Atri , il quale asserì discendere da antica e patrizia fa miglia di Teramo ( intendeva la de Varano ) . Ignoro se Io zelante 1*. Maestro giungesse al 17G1., anno iu cui i Carmelitani posero mano alla riedificazione cosi del convento come della Chiesa . So clic lenti indi andarono nell' esecuzione : onde la confraternita del Cannine ebbe a dolersi col Provinciale Molina nel 1777. clic i Frali invertissero ad altre spese il denaro destinalo alle migliorazioni della Chiesa . Dalla ccnuata pia congregazione e questa mantenuta , dopo la generica soppressione del 1809. ed il convento è divenuto quartiere della Gendarmerìa .
F. Giovanni Farina della Nocella di Campii nell' anno secolare 1G00. a proprie spese e con ajuti della Comune , cominciò a ridurre la paterna di lui casa a convento ed a Chiesa , sollo il titolo della Madonna del Carmine . Bastarono quadro anni per introdurvi la religiosa famiglia , leggendosi nel bilancio dell'Erario di Campii pel 1G04. ( voi. 11. 4- ) mia partita di esito per pagamento «Iella carne occorsa ai Frati del Carmine . L' opposizione della Collegiata di S. Mariano , fondata sul frastuono che disse derivare alle sue funzioni dal canto de' Carmelitani nella Chiesa nuova , restò dileguata «la un esperimento eseguito dal Vicario generale di Campii , da tre Canonici e dal Maestro di cappella di quella Cattedrale , ni i4> Novembre 1G0G. Anche il Noccllesc convento ò durato sino al 1809. Il suo fabbricato e 1' orto sono slati compresi nella dotazione de' Conventuali di Civitella .
Ai tic chiostri , esistiti ciascuno un poco più di due secoli , bassi ad aggiungere un quarto , sebbene abortivo . Il medico Giuseppe Scarfolli «li Ncrelo veggeudosi ultimo di sua stirpe , con testamento diri 3. Marzo 1700. solennizzato ila altro Scarfolli ( Not. Giosia ) istituì erede la Compagnia di Gesù , a condizione che fondasse un collegio in Nerelo . In caso di riliuto , ai Gesuiti sostituì i Domenicani ili Lombardia , a costoro i Conventuali , ai Conventuali i Carmelitani : con legge di aver eglino a stabilire nella patria sua un convento . L' arte salutare , di cui Scarfolli era talmente maestro che 11' è rimasto in proverbio il cognome , non valse a preservarlo da men te al di là de' 20. .Ottobre 1718. Vennero quindi i Gesuiti in Nerelo , e per corrisponder subito all' intenzione del pio disposilore , aprirono una scuola nella casa della prepositura , allora vacante per morte di 1). Paolo Forcina . Convinti però clic 1' eredità dello Scarfolli poteva , tutto al più , valutarsi ducali dicci mila iu capitale e che perciò era insufficiente al mantenimento «li un collegio , vi rinunciarono . Fecero successivamente lo stesso i Domenicani ed i Conventuali , dopo aver gli uni e gli altri dimorato alcun tempo in un osfjizio , annojali dalle premure dei Nerelani per la costruzione di un convento. Subentrali in fine i Carmelitani, chiamati da Ascoli nel 1735. si determinarono sinceramente ad ivi metter le radici. Tic Sacerdoti con tre professi laici cominciarono ad uffiziarc in an sotterraneo della casa Scarfolli , ridotto a pubblico oratorio , e vi posero Sagraiueuto e confessionale ( Ar. Vose. car. div. 11. 10. ) . Per esser quel locale iucapacc all'atto a divenir convento , si applicarono indi ad ergerne uno di pianta nella parte meridionale del Borgo . Se n' era già fabbricata una porzione tutta a mattoni , capace di alloggiate cinque iu sei Religiosi ; allorché un' astiosa denuncia il' esstasi nél Regno introdotti e stabiliti Frati esteri senza Regal peri lesso l'avocò 1' espulsione de' Carmelitani , rinviati alla Marca dal Presule Caracciolo , recatosi a tale oggetto iu Nerelo a' 7. Dicembre 17G8. Cosa si fosse