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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ALTRE CASE RELIGIOSE
   Degli Ospedalieri di S. Spirito. -—
   Notò Antinori nelle sue schede che della Chiesa di S. Spirito di Teramo , della dipendenza di questa da S. Spirito in Sassia di Roma , dell' o-spedale annesso, e della confraternita ivi eretta anticamente appellata Sbattuti, avea egli trovate memorie fin dal i3i8. Altre due dello stesso secolo XIV. ne abbiamo incontrate nel Cap. XL. Il titolo di Percettore , che assumeva Fra Giacomo nel 135^ : la caratteristica di Priore , che Gherigatlo diede a Fra Pietro di Cicco nell' accordargli la facoltà di predicare e di amministrare i Sagramenti nella Chiesa di lui , lo Spirito Santo di Teramo, nel i5iG. ( Ar. Vesc. voi. n. i. ): che del pari si attribuì a Fra Giampietro de Planano di Urbino, presente alla visita del 15^5. ( Voi. 34- ): e che generalmente si è data al superiore della nostra Chiesa di S. Spirito , indicano abbastanza clic dessa ed il contiguo ospedale sicno stati serviti una volta da regolare famiglia , comechè piccola . Nò ciò dee recar meraviglia , dappoiché lo stesso archiospedale , da cui emanava , apparteneva e può dirsi che anche oggi apjraitenga ad un ordine regolare . Nella relazione ad Umilia di Montcsanto si qualificò : Priorato di S. Spirito di Roma , dove risiede di presente il Priore : a quel che sembra , senza che allora più avesse subordinato alcun altro professo , e senza che si facesse motto di ospedale . Poco altro tempo durò il priorato , dicendosi nella visita di Visconti del i6i5. ( voi. G. ) che della Chiesa dello Spirito Santo prendevasi cura la confraternita , Jin da quando se ne partì il Priore F. Giovanni Tram-bocchi . Chi fosse vago di sapere quali possidenze fossero rimaste a S. Spirito di Roma nel passato secolo , può riscontrare il catasto formato nel regno di Carlo di Borbone , fol. 33o. a t.
   Di Gesuiti.
   Quanto è sicuro clic per pochi anni abbia esistito un collegio della Compagnia in S. Benedetto di Teramo , altrettanto ò incerto il vero motivo di sua dissoluzione . Dal fascicolo 28. dell' archivio capitolare , composto di atti e memorie concernenti la controversia fra Visconti ed il Capitolo sul locale di S. Getulio , si rileva che Monsig. Ricci avea chiamato i PP. della Dottrina Cristiana , in supplimcnto del vuoto nello spirituale , derivato dalla partenza de' Gesuiti , i quali a premure di alcuni principali cittadini fin dal 1570. o circa cransi stabiliti in S. Benedetto. Dal beneficiale processo n. 1G4. si deduce che il Duca di Atri Gio. Girolamo ceduto avea al nostro collegio le rendite di S. Croce in Selva Storna nelle pertinenze di Radula in Roseto : ma che parliti da Teramo i Gesuiti superioribus mensi-bus , Alberto da porte del padre , da Giulia a' 6. Maggio 1074. ricominciò a nominare a quel beneficio il proprio Rettore . Or quale esser potè la cagione della breve durata del Teramano collegio ? Il Giordani la ripete da disturbi col Vescovo Giacomo Silvcrio , senza la cui intelligenza ( ei dice ) i PP. della Compagnia si erano introdotti in S. Benedetto : ciò mi par poco . Va brontolando una voce che qui uno ne fu ucciso da chi temeva che gli scappasse di mano 1' eredità di un parente : e ciò mi par troppo . Co-