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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3o6
   Monasterium per panniim altaris in manu abbatisse de ipso beneficio etc. Vengono in fine quattro copie. La prima dell'Aprile no3. Ind. il. regnante 1' Imperatore Errico IV. di donazione falla da Gisone figlio di Man-nuno a prò della Badessa Resinda , consistente in più terreni in territorio /Iprutino , in pertinentia de Morrecone , corredata al solilo di penale , che fu di dqe libbre d'oro. La seconda di Novembre 1104. Ind. ia. regnando lo stesso Augusto , pur di donazione erogala da Pagano figlio di Arduino , della quale nel Cap. XIV. ebbi bisogno di produrre il compendio . La terza del mese di Aprile 1107. Ind. i5. è di vendila falla da Bizolino figlio di Gisone , in favore della Badessa Resinda , di un terreno a Joanclia . L'ultima è la ramifica del 11 ai. , clic mi occorse citare nel Cap. XXVI.
   Niente di più contiene 1' epilogato frammento , di cui il tempo ci lia involato il restante . Anzi nell' indicata cassa non ho rinvenuto altre scritture , attinenti al monastero di Scorzone , fino alla concessione della Badessa Basilia de' 7. Luglio ia34- riferita nella Cronichella di S. Pietro ad Azzano . Ma se l1 archivio di S. Giovanni presenta scarse memorie del secolo XIII. una ce ne somministra il Gatlola ( H'ist. Cass. p. 473- ) nell' alto di giuramento prestato ai i5. Agosto ia44- nella Chiesa di S. Gio. a Scorzone da Tommasa di Mollicone nuova Badessa , nelle mani di F. Guglielmo Sacrista di S. Liberatore a Majella , a ciò delegato da Stefano Abate di M. Casino . Fra le cose , che Tonimasa promise fu che chiamala al sinodo dagli Abati Cassincsi vi sarebbe andata , o avrebbe mandato un idoneo nunzio : e che in ogni anno , o per se stessa o per mezzo di messo determinato , avrebbe visitati i limini di S. Benedetto ; quando non ne fosse stata dispensata dagli Aliati . Venne 1' atto rogato da Giacomo da Campii Notajo Imperiale, avanti a Gio. di Alberto, Giudice della Chiesa di S. Gio. de Scure ione .
   Più frequenti cominciano a comparir le carte dal 1267. in poi. In quell' anno il nobile Giacomo di Morricone nel testamento solennizzalo avanti a Cervino , Giudice Castri Morriconi , impose alla sua sorella ed erede Filippa , moglie di Gentile di Leoguano, di restituire alla Chiesa di S. Gio. a Scorzone luti' i vassalli e servigj , eli' egli le avea tolti , e cui frattanto in qualche compenso legò venti tarcni d'010. Non si dovè dare Filippa
   E remura grande dell' iuculcata riparazione . Appena nel giorno 10. Novein-re ia8o. F. Riccardo de Fractis Vice-decano di M. Casino e Preposto di S. Liberatore venuto a Scorzone ( cred' io ) in visila , indusse Gentile di Leognano e Bcrallo di lui figlio a rinunciare con pubblico atto , rogato da Not. Gisone di Tctczzano , ai pretesi jussi sopra diversi vassalli di S. Gio. a Scorzone e segnatamente al dritio di esigere da essi la colletta di S. Maria di Agosto . Ambedue promisero , sotto pena di 60. once d' oro , di far si che Giacomo e Rainaldo altri figli di Gentile , assenti , accettassero detta rinuncia . E F. Riccardo ingiunse alla Badessa Francesca , in virtù d' obbedienza e sotto pena di scomunica , di procurare tale ratifica al più presto. Gentile e Berallo diedero per fidejussori della loro obbligazione i nobili uomini Trasmondo de Podio e Venuto di Adamo de Valle . Fu stipulato tal atto avanti a Gualtieri di Guidoue da Scorzone , Giudice delle terre del monastero . Riconoscendo F. Riccardo per vera Badessa Francesca , sembra non potersi dubitare eh' ella non fosse eanonicamente tale . Perciò reca sorpresa la sentenza proferita nel monastero di Scoi zone da F. Leonardo da