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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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feudale c non era soggetto a servitù ili sorla, come pertinenza di M. Casino. I)i lauto ci assicura il documento pubblicalo dal Gatlola , estratto dall' archivio della Zecca ( De orig. et progr. Jurisil. Mon. Cas. pag. 4°2- ct 4o3. ) • Quanto fossero scrupoloso le monache di Scorzone nell' osservare i precetti del loro superiore , si raccoglie da un mandalo spedilo in Roma ai i5. Marzo t33a. dall'Arciprete di S. Vincenzo conservatore della basilica di S. Pietro , ad istanza di Giovanni di Ruggiero di Pastigliano . Ivi si racconta clic la lìadcssa e le monache con diversi loro vassalli aveauo invasa con armi proibite ed aditilo devastala una Chiesa , da Giovanni costruita nel proprio suolo in onore di S. Pietro c da lui soggettata alla basilica ili Roma. S' ingiunge al Vescovo Aprulino , cui ò diretto il mandato , di ammonir legalmente le monache a soddisfare ai danni inferiti : e quando non obbedissero , di devenire prima alla proibizione dell' ingresso in Chiesa , ed in ultimo ili procedere alla fulminazione della scomunica , da pubblicarsi nella Cattedrale Api'ulina , nello Chiese di Joanella , del Poggio , della Vallo , e. deli altri Luoghi vicini , col suono dello campano c coli' estinzione dello candele acceso no' Divini uflizj , da ripetersi in ciascun giorno festivo .
Morta Sofia , insorse fiero scisma fra lo monache allorché vollero procedere alla scelta della nuora Badessa . Una porzione nominò Paola di Mor-ricone , e 1' altra Cecca di Ripa . L' Abate di M. Casino , cui spellava il dirimere la questione , delegò Giudici F. Gregorio Abate di S. Niccolò a Tordino e Raimondo Preposto di S. Pietro di Avellana, i quali a quest'oggetto si portarono nel monastero di S. Angelo , cella di S. Gio. a Scorzone . Di qua ai 3. Gcnnajo i34o. fecero citare , per mezzo del familiare del monastero di Scorzone , parecchie monache e persone ila esaminarsi , e significarono ad Antonio ili Ripa procuratore di Cecca , ed a maestro Francesco procuratore di Paola d' intervenire al giuramento de' tcstimonj . Compilali gli alti , risultò clic Paola figlia di Giacomo di Mori-icone c ili Mai-santa de Combris era stala la canonicamente elolla . Paola godè quindi pacificamente la contrastata carica , e pensò lodevolmente ad impetrare il liccio assenso e l'assicurazione pc'feudi siti ne'castelli di Mollicone, Tozzano, Rocca Toloncsca , e Valle Castellana , posseduti dal monastero in vigore ili concessioni degli antichi feudalarj . Ricorsa a Lodovico e Giovanna , riporlo diploma in data de' ai. Gennajo i355. per mano di Sor Gianni del Sig. Ursone Vicc protonolario , con cui al Giustiziere di Apruzzo si commise ili ricevere dai vassalli ili S. Gio. a Scorzone il giuramento di fedeltà , prima per essi regnanti , quindi pel monastero , e di assicurar ilo' medesimi la Badessa , salvo lo adoc dovute alla Corte . Era in quei dì Giustiziere di Apruzzo Marco ilo' Bonebiioiili Fiorentino Regio Consigliere , il quale delegò il nobile e sapiente uomo Sor Tuzio do Melatino ili Teramo , eh' egli chiama suo amico . Questi ai 23. Dicembre del medesimo anno recatosi a Scorzone fece chiamare i vassalli del monastero , ne descrisse i nomi , ed esibii il doppio giuramento : di clic rogò alto solenne Not. Lallc di Noi. Trasuioudo.
Vacò il badessato in Gennajo i36G. stante la inoilc di Paola. Nel venire. lo monache a nuova elezione , nò meno furono d' accordo . La masuior
• * . . • ci?
parte nomino Santa di Muzio di Ruggiero ili Teramo : tre solo elessero Cecca . Santa ebbe il vantaggio d' esser conformata ai 2.3. Dicembre 1360. ila F. Raimondo Cabanda , Vicario generalo od amministratore della vacante Badìa di M. Casino . Malcontenta la Cocca della decisione dell' ordinario