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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   fu posta in possesso di un manso viciuo la Acquandola dal magnifico Milite e Dot. di legge Gio. Raniero de' Ranieri di Norcia Capitano di Teramo y coli' intervento del nobile Berard uccio di Giacomo Berarducci Capitano di S. Gio. a Scorzone . Di questo manso il monastero fu poscia ingiustamente spogliato dal Conte di Montorio . Lamentatosene Battista di Giacomo Santacroce procuratore delle Monache con Gaspare Sanfelicc familiare Pontificio , special delegato del Card, di Aragona , venuto negli A pi uzzi per esigere le pensioni delle grancìe Cassinesi , e per reintegrar queste nel possesso de' fieni alienati o indebitamente occupati ; se ne fece mettere nuova-niente in possesso nel i. Agosto i485. Il Conte non dovè acchetarsi alla decisione del Sanfelice , dappoiché ( Cap. LVIII. ) vedemmo arder tuttavia il litigio nel x 4    Sul cadere del secolo XV. il monastero di Scorzone era giunto ad alto grado di opulenza . In varj libri di carta pergamena sono annotate centinaia di seivìzj , o sicno annue corrisposte , consistenti in grano , canape , polli, nova , cacio , spalle cum longa , torte de tribus pullis et tribus rnanibus , focacce de duobus ovvero de sex panibus etc. dovute da reddenti di S. Biagio , Forcella , Piane , Colle , Fornisco , Cornelio , Serra , Acquaratola , Valle-pezzata , Valle del Piolo , Poggio della Valle , Joanella , Prato , Pastigliano , Tofilli , Pascellata , Ceiòsia , Rivo delle Lame , Sloruazzauo , Alenano e Ladonisco . Ma a proporzione che «uincntavansi le ricchezze e le signorìe delle nostre monache , s' intiepidiva il loro fervore ed il rispetto ai santi voti . Troppo lontane dalla vigilanza dell' Abate di M. Casiuo , e collocato iu aperta campagna seminata di piccoli villaggi , si mormorava mollo perchè andassero giornalmente vagando per quello rustiche case , e perchè ammettessero dentro il monastero persone sospette . Informato 1' Abate dei disordini , commise prima a 1). Clio. Battista di Prussia Cellerario di M. Casino nel i5o8. poscia a D. Dionigi da Pavia Priore di S. Liberatore nel :5ia. di visitare e riformare i monasteri di S. Gio. a Scorzone o di S. Anna di Teramo . Costui ordinò che le monache si riducessero tutte in S. Anna , eccetto duo o tre piò anziano , da rimanere iu Scorzone por servigio della Chiesa e per 1' invìo a Teramo delle vettovaglio . Proibì alle religiose di uscire dal monastero di S. Anna , a meno che no' tempi dello raccolte , d' introdurvi uomini ili qualsivoglia condizione e di ammettere i garzoni di casa alla tavola o al fuoco in loro compagnia . In fine comandò espressa-niente che si cacciasse via cum e (fedo quella dona scculare che ha fatto quello figliolo in Santo Johanne . La disposizione «li D. Dionigi concernente la traslocazionc della maggior parte dello monache di Scorzone in S. Anna fu eseguita; trovandosi dal lòia, fino al jaa^. non pochi istrumcnli stipulali a petizione di Angele-Ila Badessa «li S. Gio. a Scorzone e di altre or cinque , or sci , or setto monache di Scorzone capitolarmente congregate avanti la porta del monastero di S. Anna , il quale si dice confinante da un lato coli' alt io di S. Gio. di 1 eramo . Ma questo solo spcdieiitc riuscì inef-licaee a togliere gli scandali . Si è conservata una lettera di D. Mauro da Cremona Priore ili S. Liberatore do' 32. Aprile ioatì. diretta alla Badessa ed alle monache ili S. Anna, ove esprime il suo dispiacere che alcune cose iln iS. Joanni del Scorzono non vadano bene . Le esorta all'osservanza delle regolo ili S. Benedetto , alla pace, alla lettura in tempo della mensa. Lor dico che l'orso è per venir presto a visitarle il P. Abate , per cui con-