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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   clausura sollo l'invocazione tic' SS. Gio. Battista, e Niccolò. 1 olio «li mozzo P ostacolo , la fabbrica fu in breve tempo perfezionata . Clio Isabella tiesse allo sue monache la regola «li S. Benedetto, si raccoglie da più cario: e che quello sottoponesse alla direzione del Vescovo, anziiliò ai regolari coni' è piaciuto a tanto fondatrici , si rileva da un istrumcnlo sjij ulalo agli 8. Ottobre i4'9- da ^7ot. Niccola di Andrea di Bartolomuzio di Teramo nello sbalio del monastero , ove Stefano Carrara Vescovo Aprutino la fa da compositore fra 1' Abbadessa Costanza di Monlesecco o la monaca Tasia q. Giovanni Ventura , lo quali erano in controversia , a causa che Tasia inl< 11-deva di poter disporre liberamente de' beni paterni : dritto che le veniva oppugnato dall' Abbadessa . Sopravvisse Costanza più di altri sette anni all' accordo ; essendole subentrata dopo il 20. Marzo 14 37• Tasia di Cola di Bu-zio ( Cap. XLV1I. ) clic tenne la carica di Badessa presso a 26. anni . Nel giorno 3. Aprilo 14^3. per la morte di lei , le monache elessero iu Badessa Cassandra Squallato di Aversa : qual' elezione venne dal Vescovo , B. Antonio Fatati presente al capitolo , omologata : e se ne rogò istrumento, in cui il monastero di S; Giovanni si dice situato noi sestiero di S. Croce , confinante colla Chiesa di S. Anna , c dove fra i tcslimonj si hanno a rimarcare Marco Rancrio e Giacomo Berarducci . Il secondo intervenne ben anche in qualità di testimonio ad altro istrumento stipulalo ai 25. Gcnuajo i4G3. nella piazza del mercato della Regia Città di Teramo , allorché «piattino economi di S. Giovanni comprarono un terreno in contrada di S. Anza , pel prezzo di 37. ducati a ragione di 60. bolognesi per ducato . Il titolo di S. Niccolò cominciavasi già ad ommcllcrc nella designazione del monastero , denominalo talvolta S. Giovanni di Cola di Lucio o di Lazio , come si legge in un istrumento di Not. Angelo di Cicco di Rocca S. Maria , do' ig. Febbrajo 14^4• 5 quando la Badessa Cassandra acquistò^ una casa con certi orti nel sestiero di S. Croco dal nobile Samuele di Multo , procuratore della vedova di Corrado do Serra .
   Ugualmente che lungo il badessato di Cassandra riuscì glorioso per 1' annessione al tempo suo conseguila del monastero di S. Chiara , di cui avremo a parlare , e del monastero di S. Croce , di cui si è pallaio . Avventila la morte di lei , fu eletta Santolina Santini , 0 la scolta dello monache venne approvala da Monsig. Porcelli con bolla degli 11. Ottobre i5ot. Costei visse nell' uffizio poco più di cinque anni , trovandosi altra bolla del Porcelli de'7. Marzo i5oG. confermatoria dell'elezione d'Isotta di Giacomo di Fermo , alla quale erano le monache devcnule dopo la morte di Santolina . Fra Isotta ed Argentina , mentovata di sopra , non mi sovviene di essermi imbattuto col nome di alcuna Badessa intermedia : ma è allatto incerto chi delle due si trovasse supcriora all' epoca dell' incorporazione al moderno S. Gio. di Teramo dell' antico S. Gio. a Scorzone . Per quanto logilli-ìno fosso il possesso do' beni di questo , nel quale erano le nostre monache entrate; pure vi fu il chierico Berardo Forti che osò turbamele , giungendo ad impedire ai fattori del monastero la percezione delle rendite ed appropriarle a se , anche colla forza delle armi . Ignoriamo su quale ragiono poggiasse il Forti le sue pretensioni : ma è lecito indovinare che le fondasse su collazione cspiscata da Roma del monastero di Scorzone , eh' ci forse avi a rappresentalo come riunito senza Pontificia autorità . Agitata la causa nel sacro Regio Consiglio , restò decisa a favor delle monache ai 28. Dicembre