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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3ao
   1552. essendo rom in issa rio il famoso Consigliere Francesco

  • .....enieo Caracciolo ai i?>. Marzo 1553. In
       forza dell' unione medesima , la Badessa di S. Gio. di Teramo cominciò ad esercitare quei di itti , i lio per più secoli avea spiegati la Badessa tli Scorzone nella collazione de' hcuefii j . Ce ne somministrano argomento una supplica de' parroci]iani di S. Jorio al Fornisco de' a5. Agosto 1.Ì37., iu cui celiano all' Abliadessa per Rettore o 1). Guerrero , o D. Gio. Sante di Fra-slaro : ed una bolla della Badessa Cecilia , spedila per mano tli INot. Pier Matteo Tuzj ai g. Febbrajo i553. , colla quale conferì ia Chiesa curata di S. Croce a Pastai la la e la rurale di S. Silvestro a Baucora a 1). Pietro ili lYlrarcia di Silvi , che ne rimase investito per l'imposizione della berretta, l'ti questa per avventura 1' ultima collazione di benoliej pacificamente consumala dalle nostre Badesse nell' Ascolana diocesi . Il Concilio ili Trento ima nuova polizìa andò a stabilire nella piovvista delle Chiese specialmente citrale . liceo perchè Monsig. Pietro Camajani Vescovo d' Ascoli proibì , in data ile' i(>. Maggio i>7<{. sotto pena di scomunica di ascoltar la Messa , di ricevere i Sacramenti da un tal 1). Romano, o da qualunque altro Sacerdote non approvalo da lui . (ìli uomini della Pascellata diedero parie ili sì fitta novità all' Abbadessa di S. Giovanni , ma ella non seppe darvi riparo. Se i Vescovi ili Ascoli però non solfi ivano che gli delti dalle monache alla parroci Ili.» di S. Croce in Pascellata n'entrassero in possesso senza la canonica istituzione, le lasciarono almeno goder sulle prime del jus ili patronato. \ l'orma pruova uu allo di nomina do' 28. Aprile 1G07. della Badessa Cubimi 1 \ allucinarmi e delle sue monache ( fra le quali Suor Eufrasia e Suor ( iiulia Sterlich ili Teramo ). Anche questo drillo andò perduto iu progresso • li tempo . Di tale perdila l'orma una specie di compenso 1' appartenere alla Badessa , di concerto colla Vicaria ( alternativamente cogli eredi ili Biagio e di Angelantoiiio Montani ) il presentare ad una prima rettorìa , eretta nel Duomo da Giovanni Nochicchia, con islruinenlo di Noi. dio. Soluzio Urbani ile' 26. Settembre iliSi : e l'esser riserbalo alla sola Badessa (in turno eoi;li aventi causa da Gii». Domenico 'fransi , ila Biagio Montani , e ila I). V incciizo Mutuili ) il gius di nomina ad una seconda rettoria fondata nel ili seguente dallo stesso Nochicchia .
       E giusto notare iu fine che le religiose di S. Gio. sono sempre vissuto con una esemplarità , la quale ha meritali gli clogj do' Vescovi e la stima ilei pubblico . Il buon odore dolio loro virtù ha attirato a quel chiostro divinilo gentildonne forestiero sia per esservi educato , sia per professarvi la regola di S. Benedetto . Tra lo prime piace far menziono di D. Alvera sorella di D. Juan Rosales Barone di Colonnella dal tS-'jS. al i55o : 0 tra lo secondo , di Francesca-Raimonda de Sterlich figlia del Sig. Eustachio do Sterlich Barone di Cerniignano , la quale emise la professione nel 1IÌ78. as-suiiiondo il nonio di Gellrudo . Si debbono a costei i lavori di stucco , elio lianiio abbellita la Chiesa , consacrata ila Monsig. ilo' Rossi a' 25. Novembre 1730. Rosalia Civico e le nipoti ili lei Mctilde ed Anna-Gilda , tulio e Ire monachi1 , iu Aprilo del 175O. eressero nell'altare del Carmine da esso prostra ilo una cappellanìa , che la prima dolo di 1111 territorio nel lenimento di Miauo di sua assoluta proprietà . Il Barone Gio. Battista Civico omologò