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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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cominciarono a maneggiarsi in Roma , coli' espone la diminuzione delle rendite , clic in S. Elcutcrio aveano sofferto nel corso del secolo precedente a cagione de'banditi : e con sì felice successo clic loro riuscì nel 1741- impetrare un rescritto di Benedetto XIV. ordinante clic non fossero ulteriormente molestate . Avanti tale disgravio avean élleno rimodernala la Chiesa dal 1707. al 1713. e dopo di esso fu lor più facile ricostruire la torre devastata da un fulmine , c la cui prima pietra , in assenza di Monsig. Mazzara , venne benedetta dal Vicario gcn. Gio. Girolamo del Giudice ai 9. Settembre 1761. Ma posteriormente al disastro del 174$. ( Cap. XCIII. ) il monastero di S. Matteo non aveva più riguadagnato il primiero numero di religiose . Sei solamente ve n'erano in Giugno' 1811. quando si diede esecuzione al decreto de' 39. Novembre 1810. prescrivente 1' abolizione di quei monasteri , che contenevano meno di dodici professe . Le sei vennero trasferite in S. Giovanni , ed i beni di S. Matteo sequestrati dal demanio .
S. Maria degli Angeli in Campii.
Ben a ragione Muzj osservò ( di. 3. di var. Icz. ) che Campii gareggiava con Teramo . Nel tempo slesso , in cui qui si eccitò il monastero di S. Matteo , là si aprì quello denominato di S. Maria degli Angeli , perche risultato dall' essersi alla bisogna addette le rendite , la Chiesa e le annesse case della confralcrnila di questo titolo . L' ampliazione e la riduzione delle cennale case a forma di cenobio furono eseguite a spese dell' Università . Piacque a' Campirsi introdurre nel novello chiostro 1' istituto di S. Benedetto , affidarne il governo al P. Priore de' Celestini di S. Onofrio , e chiamarvi quasi in fondatrice ed in prima Badessa la loro conciltadina Maria Francesca Maccabei , monaca in S. Maria delle vergini in Ascoli , la quale venne a prender possesso a' i3. Ottobre i53g. quantunque non entrasse ad abitar la clausura che nel 1. Giugno dell'anno seguente. Contribuirono a sollevar costei dagl' imbarazzi inseparabili da un nuovo stabilimento le ricche limosino , clic le fece passare la Duchessa Margarita d' Austria , padrona di Campii , per mezzo del Sig. Curri di lei erario . Ebbe quindi M. Francesca giusto motivo per ispendcrc in complimenti e rinfreschi la somma , nel suo primo libro di esito notata , allorché S. A. venuta a visitare gli stati di Apruzzo in Settembre si compiacque portarsi al recente monastero.
Intanto il Vescovo Aprutino di mal cuore soffriva che alla direzione delle monache si fossero iutròmessi i Celestini . Recatosi il Vicario Ambrosini in visita a1 20. Novembre i543. altra risposta non potè dalla Badessa carpire, fuorché esse concordem cum suis monkdibus ( Voi. 10. ) . Per allontanar-ncli si vietò alle monache di riconoscer quelli per superiori , sotto pene di censure . Simile procedimento diede luogo a gwivame in Roma , ove durò la briga fino al i548. anno iu cui venne terminata a favore del Vescovo , da parte del quale nel giorno 12. Luglio si conferì in Campii a prender possesso del monastero il Vicario Aprutino . Alla confraternita poi accadde , come al serpe della favola albergatore del riccio : e se volle un locale libero, le toccò trasmigrare a S. Benedetto, ove prese il predicato della carità, - per essere stata aggregata all' Arciconfraternila della carità di Roma nel i6i5. Quivi rimase fino al iG45. quando il sottoposto fosso di manso minacciando inghiottire la Chiesa di S. Beucdetto, le convenne accordarsi col rettore della