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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   di sangue , e le aveano cacciate dal monastero , spogliando l'Abbadcssa dell' amministrazione , da lei tenuta per molti auui . Le ricorrenti si erano ben guardate dal far motto della soppressione autorizzata dal Vescovo , per la cui esecuzione il de Grassis ( cittadino di grande riputazione ) in compagnia di quelli ecclesiastici e secolari era entrato in S. Chiara , ed avea dovuto adoperare maniere forse un po troppo brusche . Bisognò dunque informare il Papa del vero stato delle cose , ed oppcna ci lo conobbe incaricò il veti. F. Jannetto Abate di S. Gio. in Perguiis , con breve de' 16. Giugno dell'anno stesso, a prendere giuridica informazione degli affari, c quando il giudicasse opportuno , _a sanzionare iu virtù della Pontificia delegazione r unione de' due monasteri . Fu il breve a F. Jannetto esibito dal Sindaco della Città e da quattro economi dei due monasteri già uniti di fatto . Passò egli a compilare parecchi atti, in fine de'quali cmauò sentenza confcrmato-ria della soppressione ed incorporazione : e non ostante 1' appello interposto da due procuratori delle monache di S. Chiara , immise nel d 1 2i. Giugno i468. gli ccouomi di S. Giovanni in possesso del monastero di S. Chiara silo nel sestiero di S. Maria a Biletlo , e dei beni del medesimo .
   Trasferite iu S. Giovanni le discole religiose , 1' Abbadcssa Cassandra si affrettò a vendere il vuoto monastero , che venne trasformato iu case particolari'. Col denaro ritratto migliorò le fabbriche del monastero conservato . Tanlo si rileva dall'abbozzo di una lettera , diretta a'5. Settembre 1471. ad un curiale Romano , incaricato ad ottenere la Pontificia sanatoria . Vi si dice eh' era parato ben fatto ai cittadini cstrarrc con autorità del Vescovo da S. Chiara le monache , collocarle in S. Giovanni , e far sì che i due monasteri si unissero vie maggiormente perchè poveri entrambi . Ma » ve->i dcmio le donne , che stavano ad S. Chiara la vita aspcra a loro però in-» sopportabile delle donne di S. Johanni, la Abbadcssa che era di S. Chiari ra con tic altre monache se ne fugìo , et andò ad un altro Monasterio >j pur di Religiose soplo invocationc de S, Croce de Theraino , lo quale è >j Monasterio aperto , e vive largo modo , et inhonesto » . Tale monumento combina a meraviglia con una sentenza della curia Vescovile de' 3o. Settembre 1474-i colla quale per vitto e sostentamento di quattro oli/n monache di S. Chiara Leila di Coletto , Leila di Andrea , Narduccia q. Lello , ed Antonella si assegnarono otto ducati a ragione di Go. soldi a ducalo , per qucll' anno , e sette per gli anni vegnenti : al che prestò consenso 1' Abbadcssa Cassandra cogli economi di S. Giovanni . Essendosi il largo di S. Bartolomeo chiamato platea S. Clara; , e la casa coli' orlo del Sig. Francesco Gasjiari presentando tuttora una pianta di monastero ; sull' ubicazione di questo mi sembra non jioterei equivocare . Come eredi di Antonio de Podio, le monache di S. Chiara godevamo una tangente di patronato sopra S. Da-mìauo a TorriceJla , ed un' altra ve ne rappresentavano le monache di S. Croce , aventi causa da Bartolomeo de Podio . Ciò spiega perchè la Badessa di S. Giovanni prò granciis S. Crucis et S. Clara: concorse alla noiniua a quel beneficio nel i588.
   S. Chiara di Campii.
   È cosa in Campii notissima che al suo angolo sud-ovest , in un' area in parte straripala sul Sercagno ed in parte divenuta orlo de'Sigg. Ceretani,