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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   malintesi, clic afflissero Teramo nel 1744- distornarono i cittadini dal disegno di costruire una Chiesa a comodo delle pentite , le quali in progresso di tempo la ebbero in S. Carlo , per esser passate ad abitar nelle case ad esso contigue . Ivi ( a memoria de' vecchi ) morì 1' ultima delle convertile ed in tale concetto di penitenza e di virtù , da potersi dir di lei quel che si canta di Maddalena : gemma , deterso luto , nitore vincit sidera . Lo stabilimento intanto era insensibilmente cambiato di scopo , e perchè vi si ricevevano le povere fanciulle , cominciò ad esser denominato delle Orfa-nelle . La tenue economìa di S. Carlo, che lor si è lasciata godere dai Vescovi , il dono di mobili e di derrate del Vicario Pennella , costretto ad abbandonare il Regno nel 1747- » una largizione di 400- ducati del Sig. Berardo Delfico, ed un'altra di 100. del Can. Sir Giacomo Massei sono state risorte ormai , dirò così , svaporate : ed oggi le Orfane vivono di limosine e colle proprie fatiche . Quindi 1' Ecclesiastico deputalo dal Vescovo , che le governa , ha pochi impacci finanzieri . La Città si è incaricata del pagamento della contribuzione fondiaria pel locale , che adesso si sta ampliando coi fondi pi ovvenienti dagli avanzi de' luoghi pii , assegnati dai Consigli provinciali : c coi medesimi fondi , accordati a proposta del Consiglio generale degli ospizj , si è dato riparo alla Chiesa , la quale però e stalo mestieri accorciare .
   CASE DI EDUCAZIONE
   Seminario Aprutino .
   L' applicazione de' beni di tre conventi , soppressi in forza della notissima costituzione d' Innocenzo X. alla fondazione e dotazione di un Seminario diocesano ( Cap. LXXXV. ) non avrebbe avuto eflètto per ombra , se i PP. Conventuali esibendo alla Curia un decreto della sacra Congregazione de' 5. Dicembre 16G9., col quale il convento di Molitorio veniva ripristinalo, il Vicario gcn. Giovanni Riccanali non fosse slato fermo a non retroceder loro i terreni siti nelle pertinenze di Montcpagano e Cologna , ed un altro nel tenimento di Giulia , vicino al molino di Mosciano , come quelli che già si possedevano dal Seminario erigendo , per cui parte eransi fin dal 1666. dati in a Hit lo da Monsig. Monti . Ecco il primiero , ma meschino fondo del pio stabilimento , pel quale faceva principalmente d' uopo una fabbrica prossima alla Cattedrale . Opportunamente essendosi la Città impadronita della casa di Cosmo Cosini , debitore a lei di ducali 4oo. , deliberò con risoluzione parlamentaria de' 34. Luglio 1672. di addirla a Seminario , con espressa riserba, chc venendo questo per qualsivoglia molivo a mancare, dovesse la casa tornare in pieno dominio del Comune : ed impetrato il Regio assenso nel di 7. Settembre 1673 ; Sir Patrizio Ricciantc , dichiarato Economo del Seminario , ricevè ai 3. Aprile 1674. la donazione stipulata da Not. Gio. Soltizio Urbani . In ordine al locale però rimanevano due difficoltà a superare . Montano Montani , come marito di Maria Jacohozzi , avea su di esso 1' ipoteca di 160. ducati in capitale e , giusta i suoi conti , di altri 3oo. per annualità arretrate : ed alla fin fine il Cosmi ancora si considerava padrone di casa sua . Rcslò sciolta la prima dal testamento del Montani , per mano dello slcsso Notajo , 27. Marzo 1673., aveud' egli l'ila-