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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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sciato gli scaduti interessi , ma a due duri patti : clic il Seminario cioè ricomprasse dalla Jacobozzi la sorte principale , e subisse il peso di una piazza franca . Di questa disposizione la moglie si fè scrupolo , e comparsa avanti al Notaio medesimo a' n. Aprile 1674* dichiarò che, giusta miglior calcolo , gli attrassati corsi ascendevano non a 3oo. ma a 247• ducati : e che piacendole supplire ai 53. di differenza , assegnava altro capitale di ducati ai. avendosi pel di più a computare il risparmio fatto dal Seminario fin allora non aperto , col non aver mantenuto 1' eletto a piazza franca nel tratto di tempo trascorso . Colale supplimeoto non fu senza speculazione ; giacché , laddove il Montani avea limitato il dritto passivo di scelta a suoi discendenti o ai loro parenti ; la Jacobozzi lo estese a qualsivoglia giovanetto e di qualunque patria . Il secondo ostacolo fu tolto dalla donazione universale fatta dal Cosini al Seminario , a condizione eh' ei vi fosse ammesso , alimentato e servito , pur con istrumento dell' Urbani de' 4- Aprile 1674» In tal modo lo stabilimento venne ad acquistare il terreno iu contrada di Rischiara , e qualche altra cosetta .
Erasi tuttavia ben lungi dall' avere i mezzi necessari all' apertura del Seminario . Quindi nominati dal Vescovo , dal Capitolo , e dal Clero i rispettivi Deputati ordinarj in Maggio 1674*, altri quattro ne bisognò destinare in Giugno per la redazione di una tassa sopra ogui beneficiato e luogo pio della diocesi , in ragione del contingente fissato pel contributo della decima imposta da Alessandro VII. e da riscuotersi fintantoché la dotazione uon sarebbe compiuta . Il prodotto della tassa in annui due. 220. unito ad altri 80. per quanti si valutò la rendita dei cespiti de' Conventuali e di Cosmi , parve sufficiente al mantenimento di sei alunni poveri a piazza franca , di due a mezza piazza , e di dieci a pensione di due. 25 : ed a tali leggi restò apeito il convitto a' i5. Ottobre iGj/]. Non vi fu sul principio che un solo maestro . La necessità di altre scuole è la ragione cui si appoggia la bolla , onde Armcnj ai 3i. Maggio 1675. aggregò al Seminario i semplici benefiej di libera collazione di S. Agnese alla Romita altrimenti delle Torri, di S. Severo all' Alt ina o sia a Colle Mandane, di S. Catarina nel territorio di Forcella , sopra i cui ruderi 1' enfiteuta ha edificato , di S. Retro ad Antesiano più comunemente appellato S. Pietro vecchio , di S. Maria di Sciusciano esistente , di S. Damiano alla Collina, Chiesa assai vasta , a giudicarne dai vestigj sul Pennino al sud-est di Teramo , di S. Maria Maddalena , S. Michele Arcangelo nel Cimitero , e S. Elisabetta nella Grotta , tutti e tre eretti nel Duomo , e di Gio. Evangelista nella Collegiata di Giulia . Eran pieni però all' epoca della decretata incorporazione , quindi il Seminario non n' entrò in possesso che successivamente e verificala la morte de' rispettivi Rettori . Vivevano tuttavia
Snelli del terzo , sesto , settimo , nono e decimo beneficio , allorché Monsig. lassiaui unì al Seminario S. Maria di Loreto , denominata Piccirella fuori la porta di Giulia e S. Giuliano , vacanli per morte di Sir Egidio Ercoli , con bolla del Gennajo i6g4- Ivi ed in altre carte S. Giuliano vien detto nella Cattedrale , laddove in un libretto di esigenze della composizione degli spogli è chiamato di Monticello dal luogo delle sue possidenze , a contraddistinguerlo forse da altro beneficio di S. Giuliano , annesso alla parrocchia di Pulignano . In somma di tutti gli elementi di dotazione si rinviene 1' origine , tranne che dell' uuione del tenue beneficio di S. Giorgio nel tenimento di Tortoreto .