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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i8
   ut hoc ipso ad cognitioncm sacrarmi rerum illorum prcpscrtim animos al-liceremus
   qui a sacris lectionibus abhorrere soient ; \    si jejuna et arida liarum rerum iraditio esset . Bruuctti così continua a ricordar le opere del Lazzarclli . Caeterum Ludovicus scripsit etiam dialogum
   cui Cralcr Ennctis titulus et felicitas est argumentum : impressus est cum Pumaudro et Asclepio de Mercurio Trimegistro
   eidem Ferdinando dicatus : extat in bibliotlicca Valli-cellce Romae . Scripsit paritcr libellos de Bombice
   de Prometeo
   de pompa et apparatu Patavino
   qui sunt penes Franciscum Brunum Sanse-verinatem . Scripsit de signis coelestibus et astris
   cujus scientiae doctissi-mus habebatur
   et opus rarum de immagiuibus Dcoj um
   quod e^tat penes eumdem Brunum et in bibliotheca manuscripta
   quae fuit Ducis Ur-bini : ex quibus acutissimi ingcnii virum pracdicemus opus est. In operibus Poeta laureatus inscribitur . Non fu Lodovico clic trapiantò in Campii la famiglia Lazzaretti : fu egli piuttosto che si riunì
   ad un ramo
   il quale vi si era stabilito fin dal 1400. Il medesimo Storico trascrive l'iscrizione
   o il monumento
   ebe nel i533. sopra la gentilizia sepoltura
   nella capella di S. Giovanni Evangelista in S. Francesco di Campii
   Berardinus Lazzarel-lus
   artium et medicina e doctor eximius cum Oct aviario genitore
   et sibi et universae familiae Lazzarcllae viventes .... posuere. E conchiude: Nunc ( nel i645. o circa ) generosa famiglia in Octavia mea matertera octua-genaria hic ( Campii ) desinit : floret tamen adhuc S. Severini . Anche a Campii ed anche sopra un Poeta appartiene altro semi-jusso
   in maniera opposta però : mentre laddove a quella città manca 1' onore della prima educazione di Lodovico Lazzarclli ; quesf onore solamente vanta in ordine a
   PACIFICO MASSIMI
   Rientrati i fuoruscili Ghibellini all' impensata in Ascoli in una notte dell'anno i4oo. investirono la casa del Guelfo Ippolito Massimi e le appiccarono fuoco . Fortuna per lui e per Buccia sua moglie
   che coli' ajuto di funi calando da una finestra giunsero a scampare ed a fuggile . Ma Buccia era gravida
   la sua gravidanza era avanzata
   forse pure la paura affrettò il parto : onde arrivata al fiume Marino
   ivi presso
   in aperta campagna
   diede alla luce un figlio
   al quale i genitori imposero il nome di Pacifico
   quasi che avessero voluto augurargli quella pace
   della cui perdita sentivano allora pur troppo le amatissime conseguenze . In che stato trovavasi Buccia ! In quale inquietudine dovea essere immerso Ippolito ! Bisognava non di meno tirare avanti ed assicurar la salvezza
   fintantoché con gravi disagi
   a noi facili ad immaginare
   pervennero a Campii ; segno dunque che Campii tenesse pe' Guelfi . Sappiamo le principali circostanze di tale avvenimento dallo stesso Pacifico nell' elegìa 8. del libro 2. dell' Ecatelegio
   ove al lettore ci manifesta la cagione del suo nome
   e. la storia della sua nascita : Paci-ficum mater me cur enixa vocavit — Quaque die peperit ( e si dimentico poi dircelo ) si legis ista
   scies . Raccontato 1' assalto della casa paterna
   prosiegue : Dumque faces
   senosque ignes
   ferrumque ministrarli — La.-buntur taciti
   fune juvante
   domo . E dopo aver ricordalo il luogo ed il modo del nascer suo . continua :