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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   rando
   nel i38a. compose un libro
   che inventata poi l'arte tipografica fu impresso sotto diversi titoli
   i più antichi de'quali sono : i. Reverendi Pa-tris
   Domini Jacobi de Tìveramo Consolatio peccatomi in nuncupatum : et apud nonnidlos Belial vocitatum
   idest processus Luciferi prìncipis demo-niorum
   quorum procurator Belial
   contra Jcsuin Rcdcmptorem ac Salvatorelli nostrum
   cujus procurator 3lojrses
   de spolio animarum quee iti limbo erant cum descendit ad inforna
   corani Judice Salomone . a. Jacobi de Ancorano processus Luciferi contra Jlicsum
   coram Judice Salomone . 3. Reverendi Patris Domini Jacobi de Theramo Archidiaconi A versimi et Canonici Aprucini
   et in iure canonico l>adue discipulorum minimi
   compendium perbreve
   Cdnsolatio peccatorum nuncupatum
   et apud nonnullos Belial vocitatum : ad Papam Urbanum sextum conscriptum . Tutte e tre le indicate edizioni sono in foglio
   senza data e senza nome uè di città nè di tipografo . In quale luogo
   di qunl' età
   ed a quale scopo Giacomo composto avesse un'opera così stravagante
   lo dichiarò egli stesso in fine del suo libro : Datum Adverse prope Neapolim die penultima mensis Octo-bris sexte indictionis
   anno Domini MC CCLXXXII. Pontificatus santissimi in Christo Patris et Domini Urbani
   sacrosancte ac universalis Ecclesie pape sexti
   anno ultimo etatis mee anno XXXIII : que ctas in liomine semper peccatrix habetur et peccatorum
   licet Deus peccato in eadem etate et penitenti libencius parcat
   dicente Profeta : delieta iuven-tutis mee et ignorantias ne memineris Domine . Propterea tam iuvenes quam senes meditentur in hoc opuscolo . Et opusculum istud inter eosdem nominetur peccatorum consolatio
   quia cum legeritis dicatis : Domine mul-tiplicasti magnificcntiam tuam et convcrsus consolatus es me ad vitam eternam perhennem
   Amen . A stare iinpertanto alla protesta dell' autore
   egli avrebbe scritto qucll' opera ad oggetto di consolare ed incoraggiare i peccatori ravveduti . Sia a noi permesso diffidare di cotale purità d* intenzione e giudicare piuttosto che la smania di tirare la pubblica ammirazione ad una pratica procedura lo avesse indotto ad adottare un argomento inudito e da sorprendere . Ed ecco il sunto di un libro
   clic Muzj confessò di non aver veduto ( di. 7. ms. ) e Tullj
   senza ciò confessare
   diè a divedere di non aver nè meno avuto mai per le mani ( j>ag. io. e segg. )
   Disceso il nostro Salvatore Divino
   dopo la morte per noi sostentila
   nell' inferno
   libera le anime dei giusti e mette in fuga i demonj . Umiliti costoro scelgono iu procuratore Belial
   e lo inviano a cercar giustizia all' E-terno Padre
   il quale destina in giudice Salomone
   presso cui Gesù costituisce in suo procuratore Mose . Succedono fra i due contendenti procuratori produzioni di ragioni e di tcslimonj
   giuramenti e ripulse
   tutte le contestazioni in somma di rito nei tribunali di allora
   fino a che Belial vicn condannalo da Salomone. Qui non finisce 1' improprissima dicerìa
   poiché Belial propone 1' appello all' Eterno Padre
   che dà in giudice supremo il Patriarca Giuseppe
   innanzi a cui la causa è riveduta e più vivamente agitata . Ma Giacomo voleva far pompa di tutto il suo forense sapere
   e siccome le liti talvolta si estinguono con un compromesso ; così con un laudo di quattro arbitri
   due nominali da Mosè e due da Belial
   Gesù riporta la palma : dopo di clic ascende trionfante al cielo . Se iu questa specie di romanzo ove Giacomo ardì mescolare ad un saggio di pratica canonica quanto vi ha di più adorabile e di più tremendo
   ed ove non ebbe ritegno d' introdurre