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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   40 „
   sparo di Teramo : c fra i secondi abbiam osservato leste il de Turdis denominarsi semplicemente de Camplo in premurosa lettera di uflizio • Giacomo
   che come giurccousiilto c come Vescovo di Monopoli si era detto de Teramo
   comincia ad esser contraddistinto col cognome Paladini : e basta non esser cicco per ravvisare clic il vescovo di Monopoli sia identico all' arcivescovo di Taranto . Quindi a torto Lucenti criticò Ugliclli ( in Tarentin. ) e scioccamente Toppi parlò iu un luogo di Giacomo de Teramo ( p. no. ) ed iu un altro ( p. 338. ) di Giacomo Palladino di Teramo . Tutto ciò è chiaro per se stesso . Piuttosto ò dillicile deciferarc come mai fra gli svariali frontespizj del Belial
   iu vccc di Giacomo di Teramo
   si trovi talvolta Giacomo di Ancarano . Non si dovrebbe tener conto di podio varianti di un libro fortemente sospetto di alterazioni : ma quando pur conto far se ne voglia
   se piaccia rillcllerc clic iu Teramo
   pieno di cognomi desunti dai paesi ond' erano stati originar] i suoi ripopolatoli
   fu una famiglia di Ancarano ( in un documento ar. cap. fase. 66. ho letto Hercules de Ancarano ) sia che fosse venuta dal castello Ancorano
   sia dal villaggio Ancarano
   di cui Piancarani e il surrogato ; sembrerà plausibile il supporre che da un ramo di essa
   dai Paladini ereditato
   polo Giacomo aver trailo un secondo cognome
   nella stessa guisa che 1' insigne nostro poeta Francesco Filippi aggiunse al suo il cognome di Pepe. Ovvio era stato nei tempi Imperiali ado-prarc un doppio gentilizio
   il paterno cioè
   ed il materno . Così nell' iscrizione sul venire di un erme scoperto in Romagna
   riferita dal bullettino archeologico ( an. iS3i. p. i8a. ) Marco Valerio si vedo fregiato dei gcnlilizj aggettivi di Antonio e di Amicone. Di più si rifletta che nelle denominazioni ha avuta pur la sua parte il capriccio . Appunto Ancarano volle cognominarsi Pietro Farnese
   autore di volumi di Filosofia legale : ed ancor di Ancarano si appella il collegio da lui fondato in Bologna . Checché sia di ciò
   avremo 1' ultimo convincimento di esser Giacomo appartenuto a Teramo ed alla famiglia Paladini
   accompagnandolo a Firenze ed a Spoleto. Jc.cobus Palladinus e Teramo
   Tareniinus anlca Archiepiscopus
   ad Florenthiam sedem translatus est etc. Interest concilio Pisano anno i4og. in quo Alexander V. evcctus est ad Petri sedem . Prcefuit autem Florentince Ecclesia; usque ad annum i/fio. ac deinde Spoletanam est assecutus Ecclcsiam ( in Fiorentin. ) . 11 Migliore ed il llorghini storici Fiorentini
   ed il Lami nella storia ecclesiastica pongono il nostro Palladini nel catalogo de' vescovi di Firenze . L' Ughelliano articolo iu line
   che riguarda Giacomo ( in Spoletan. n. 55. ) è come segue : Jacobus Palladinus e Teramo
   Episcopus Florentinus
   ad liane Ecclcsiam translatus est an. 1410. ab Alexandio V. Ponti/ice
   commutationcmque illam dignitatum ruttim Imbuti Jo. XXIII. eodeni anno i5. Kal. Augusti. Is nomine ejus-deni Pontijìcis Spoletanum Ducatum framanti . Vixìt in ea dignitate usque ad aivium l4*7' interturbate tamen . Etenim cum Gregorius XII. in Pisano Concilio depostius
   rediviva pertinacia Pontificatus imaginis tiranni-de in sibi desumeret
   ideoque crearct deprinierctque Episcopos
   cantra Pal-hidinum Nicolaum Vivanum Spoletanum adlegit Episcopum
   qui ambo
   ut semel adeptam tuerentur dignitatem
   ad Concilium Constantiense prò-vocarunt . Ibi cum a Patribus Palladino digntias Juisset adjudicata
   ea Victoria /tatui illi diuturniorfuti
   quippe in Polonia brevi decessit
   quo a Martino V. Ponti/ice ad Ùladislaum Regcm
   curii Ferdinando Ilispano