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Storia Ecclesiastica e Civile della regione piů settentrionale del Regno di Napoli (oggi cittŕ di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
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5o
vcmbre iGg4 Melchiorre
cui essendo piaciuto abbracciar lo sialo ecclesiastico
dopo aver atteso per tre anni in Napoli allo studio delle leggi civili e canoniche
e quindi a quello di teologìa nell' archiginnasio Romano ; fu in Roma ordinalo sacerdote' nel Settembre 1719. Dimorava tuttavia cobi
esercitandosi nelle funzioni di avvocato
allor quando il vescovo Tanzj lo elesse suo Vicario generale con patc.ilc de' 27. Agoslo 1721: per lo clic si restituì alla patria
prevenendovi il tardo arrivo del novello Prelato . Abbiamo si fatte nolizie da una testimoniale rilasciata in Roma a' 27. Ottobre 1721. ove Tansj certifica aversi Melchiorre a riputar degnissimo dell' arcidiaeonalo Aprutino
vacato entro quel mese per esser definito Filippo-Antonio Urbani ( ar. vesc. voi. 64- ) . Dello stesso giorno ed al medesimo scopo è un'acclamazione del capitolo ( ar. cap. n. 5o. ) . Pure la consuetudine della nostra Chiesa
contro cui a stento potrebbe rinvenirsi alcun esempio di eccezione
essendo che all' arcidiaconato sia trasferito imo dei canonici
il cardinale Prodatario si determinò a conferire 1' arcidiaconato al can. Adriano Massci
ed il canonicato di risulta al Delfico : e di entrambi i nuovi provvisti si trova la professione di fedo nel dì iG. Marzo 1723. Sorte uguale era toccala nel 1680. a Giovanni Riceanali
cui
nella vacanza accaduta per morte di Otlayio Massei
crasi preferito il can. Francesco Ricci : ed ò una combina-ziooe
notevole per la verifica del proverbio non ogni disgrazia viene per nuocere
clic ambedue i posposti giungessero di poi al vescovato . Sostenc-vasi frattanto la fama
onde comincialo avea Melchiorre a disimpegnar 1' uffizio di Vicario : fama tale
clic appunto da ciò desunto avea un argomento di lode Gaetano Minichino nell' orazione panegirica recitata in Aquila
ove "lanzj era sialo vicario Apostolico
e stampata in Napoli presso Felice Mosca nel 1721: An non praeclarissimum prudentiac lune argumentum omnibus fuerit illam cligere
cui virtus praeclara
sapientia singularis
et re-riim peritia contigit amplissima 'l Se Scorza si avvalse di diverso Vicario
diede non di meno a Melchiorre nn attcstato di stima
col destinarlo suo procuratore al Concilio Romano convocato da Bencdello XIII. Di tale destinazione non e a dubitare . Oltre 1' autoritĂ del Tullj
scrittore quasi contemporaneo
avvi una risoluzione capitolare de' i3. Aprile 1735. colla quale venne il can. Delfico incaricato ad impetrare.in Roma qualche vantaggio alla Chiesa Aprulina
sulla lusinga che facilmente munverebbesi a condiscendenza il Papa
in grazia della memoria di S. Berardo ( creduto di casa Orsini ) : e dietro sì fatta speranza
si acconsentì all' estrazione di una somma dalla cassa di deposilo
conservata dalla badessa di S. Giovanni . Ma poiché negli atti stampati di quel Concilio si vede la soscrizione di Giuseppe — Domenico Manieri ; bisogna inferire che Melchiorre non avesse voluto o . potuto assentarsi da Fara S. Martino
ov' era passato Vicario del capitolo Vaticano
ovvero che non avesse protratto in Roma il soggiorno fino alla chiusura della sacra Assemblea . Procedendo intanto nell' ecclesiastica carriera
venne chiamato in Chicli per Vicario geuerale dall' Arcivescovo Filippo Valignani
e vi rimase Vicario Apostolico dopo la morte di costui avvenuta nel 17^7. Il Rarizza ( Epigr. di Chieti p. 38. ) riporta la lapida sepolcrale
clic al Valignani Abbas Melchior Delphicus Patritius Interamnensis — V. /. Prothonat. ApOstolicus — Auspiciis suis Vicarius Generali*
rnox Apostolica — Gratus P. Sarebbesi verso di lui commesso uu torto
se dopo tanti requisiti non fosse stato promosso ad un vescovato : ma no
giacche nel se-