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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a divedere clic nel t46o. fu che Pietro
   già Vescovo sei anni
   prese 1' amministrazione di santa Casa . Rischiariamo il testo coi lumi
   che a noi somministrano gli storici Lauretani
   segnatamente il Gaudenti .
   Pietro di Giorgio ( cui alcuni attribuiscono il cognome Tolomci ) comunemente appellato col patrio aggettivo Teramano
   fu in prima e per lungo tempo Rettore della santa Casa e Chiesa di Loreto. Niccolò dell'Aste
   prelato insigne per pietà e per dottrina
   rendè solenne testimonianza all' integrità
   diligenza ed alle altre belle doli die lo adornavano
   nel chirografo di donazione eh' ei fece di ricchi poderi alla santa Casa
   conservato in quel-1' archivio
   e così dal Gaudenti trascritto . . Considerans grata devotionis sincerceque fidelitatis obsequia
   et ddigentiam valde grandem
   quajrn viri venerabiles et circumspecti dnus Petrus Georgii
   Prcvpositas Ecclesice S. Scnidei de Teramo
   Gubeniator al mas Domwt
   nec non dhus Antonius etc
   Presbjteri residentes in alma Domo
   tam longo tempore ipsi Ecclesia; in spiritualibus
   et in rebus ac negociis ipsius Ecclesia: et alma- Do-rnus temporalibus
   impenderunl
   et adhuc cura vigili ac diligenti
   ac solertibus studiis ac solecitudinibus impendere et impertiri non desinunt etc. O nel chirografo però corse un leggiero errore
   o il Gaudenti ha letto Si-nidei in vece di Timidei . Nè iu Teramo
   nè nella sua diocesi è slata mai una prepositura di S. Sinidco
   ma ben in contrada di Selva de'colli vi è stata quella di S. TLmideo
   chiesa più volte da noi incontrata ( Voi. ». p. 167. II. p. 265. III. p. 24G. ) . Prosieguono gli storici Loretani a dirci che il di Giorgio
   già succeduto a moasig. dell' Aste nel vescovato di Recanati e Macerata
   compose nel 1460. vale a dire nell'anno stesso in cui
   secondo Lucenti
   riassunse il governo di santa Casa
   una storica relazione del portentoso avvenimento
   della quale tulli fanno gran conto
   ed a comodo de' pellegrini la fè esporre in grossa tabella nel tempio . Il Tursellino (lib. 1. cap. a8. ) la predica gratum. advenis non illitteratis pabulum
   nec leve Laurctance Domus monumenturn. Porro hoc Teramani institutum adeo probatum est posteri9
   ut scriptum illud quoties vetustate obsoletum videtur
   toties deinceps instaurari placeret . Il medesimo rinnovellamcnlo si va facendo ancora oggidì
   non solo della relazione latina
   o sia del teito di Pietro
   ma delle traduzioni altresì
   che nel 1578. se rie fecero per cura del governatore Vincenzo Casali in Arabo
   Greco
   Illirico
   Tedesco
   Spa-gnaolo
   Francese ed Italiano
   le quali tutte
   affìsse in opportuni luoghi del sacro ediGzio in otto tavole
   servono a soddisfare la pia curiosità delle diverse nazioni
   che a quel santuario venerabilissimo vanno peregrine. Quando nel i479 F. Giambattista Mantovano
   poscia generale de' carmelitani
   in prosa ed in verso scrisse sulla mirabile traslazione ( avvenuta a' 10. Dicembre iag4- ) QOn cra l'originale latino
   e da questo éi desunse i materiali : Volili de tabella dia ... rei gestee seriem colligere . Il testo latino e la traduzione Italiana del 1578. si riportano dal Martorclli nel suo Teatro Istorico della S. Casa Nazzareno . Dal ragguaglio del Teramano ha pure il Gaudenti preso le mosse . In somma è -desso stalo ed è la guida principale e sicura di tutt' i Loretani scrittori
   Breve non fu il vescovato del nostro Pietro
   essendo morto nel pontificalo di Paolo lì. successore di Pio II : sapendosi che Episcopo Recano!ensi vita functo
   Tapa Paolo per divozione verso la Vergine neminem Episcopatui prerfecit
   sed illum prò se stare jussit
   tenendo
   in fin che visse
   il Mauroceno suo sufl'raganco in Recanati.