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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   6o
   commodiorent locum tantae multitudmi Principimi halituri. Quae Jìent perscribam posteti ordine omnia . Jnterea Lelium nostrum salvurn cupio. Non gustavimus hoc anno Muscatellam Teramanam . Securus a J'uribus es
   nisi quid Marianus struat insidiarum . Vale . E evidente die Campano vergò questa da Aiemagna
   ove nel pontificato di Paolo II. fu spedito
   come aggiunto alla legazione del card. Francesco Piccolomini
   a fin di muovere i Principi Tedeschi a collegarsi contro Maometto II. i cui progiessi davano inquietudine alla corte di Roma ; e che la vergò quando le trattative erano avanzate e la missione vergeva verso I' infelice suo esito ; talché essa dee riferirsi al 1470. o a quel torno. Poiché dunque Gasparo de Lellis A. C. era morto da ti. anni o circa giusta'la lapida ; egli è chiaro che Gasparo Uditore di Ruota fosse ben altro : ed ecco come 1' equivoco di Toppi si rende da se palese . A quale famiglia però appartenne il juniore Gasparo ? Nè il tedesco annotatore nè il Cantalmajo nè il Campano Io han detto
   nè lo ha saputo il Muzj
   che nel di. 5. ms. cennando di fuga gli uomiui illustri di Teramo ai tempi di Mariano di Adamo
   soggiunse : » Ed in questi crasi no similmente Uditoti di Ruota Gasbaro
   la cui stirpe non so
   e Geroni-» mo Forti
   ' che poi fu Cappellano -maggiore del Re Ferdinando
   e da lui m in gran conto tenuto . » Il Tullj opinò che appartenuto fosse alla de Lellis
   dal perchè un Gasparo de Lellis nel 1466. in Roma appose iscrizione a Teodoro de Lellis di Teramo Vescovo di Trevigi nella Chiesa di S. Maria della Nova
   ed il Campano chiamò nostro
   cioi comune con Gasparo
   Lelio verisimilmenle Lelio de Lellis
   sopra mentovato ( p. 3a. 36. e 44- ) • Tale opinione mi soddisfa
   ed io la ho seguita quando per incidenza e senza che avessi dovuto inuoltrare il piede in un gineprajo di questioni personali
   ebbi bisogno ( Cap. LUI. ) di riferire un tratto della seconda lettera . Ora mi è paruto miglior consiglio il pretitolare l' Uditor di Ruota unicamente dalla patria troncamente Certa .
   GIÀMMARINO DE VARANO .
   Ecco un altro esempio di cognomi delle Teramane famiglie contratti dai paesi
   ond' esse eran venule a ripopolar la città dopo il normannico eccidio. Che Óiammarino nel i45o. dalla comune di Campii fosse stato eletto preposto di S. Margarita
   probabilmente ad impegno del nobile Bartolomeo Tosti suo cognato : che ad una prima una seconda prepositura
   quella cioè di S. Pietro a Campovalano
   egli avesse cumulalo: che nel 1467- B'" fregialo fosse del grado di Regio Elemosiniere : e che goduto avesse la grazia del Re Ferdinando di Aragona e di Alfonso Duca di Calabria
   in guisa che alla morte di Giammarino avvenuta nel 1488. tutti gli ecclesiastici di lui benéGcj passarono al nipote Gio. Pietro Tosti ; lo avevamo osservato nelle cronichette del Capitolo di Campii e di S. Chiara di Civitella . Riflette Tullj ( p. 63. ) che quattro epistole del Campano ( lib. 9. ) cou cui commendato vedesi ad altrettanti amici di Roma un Camplese Prepósto
   il quale in Roma portavasi
   scritte
   a quel che pare
   da Teramo
   ne' principi del x4j5* riguardino il d« Varano . Leggesi nella prima indrizzata al card
   di Pavia : Hunc Praepositum Camplensem familiarissimum nieum
   vtruin nobilem et domi clarum
   quem tu mecum una alias in mensa excepisti
   Ut oculis tuis sol iti s accipias
   oro
   Niuna di colali caratteristiche meritalo