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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   avrebbe a Giammarino I' onore d' essere fra gli uomini illustri annoverato
   s' ci giunto non fosse al posto di Elcmosiuicre o 6ia di Cappellano maggiore-. innalzamento di cui fan fede Brunetti e Toppi . L' uno
   per ragione forse di entrambe le prepositurc e della cennata parentela
   trascorrendo a parlar di lui fra gli uomini illustri di Campii
   disse ( lib. 3. p. G9. ) Joanncs Marinus de Varano Eccìesiarum S. Petri
   et S. Margaritae Praepositus
   ac aliorum opulentorum benejiciorum posscssor Regis Ferdinandi muncre
   eu]u» major Elccmosjnarius
   Cappcllanus
   et Orator crat
   a quo 20. Julii 1464. feuda Podii
   et Casaenovae ( Torri nel lenimento di Torano ) q uao fuerant Abn ira ini Francisci de Celano
   et plura prò Patria beneficia item obtirmit . Registrò l'altro ( Bibl. JSapol. p. 148. ) « Gio. Mari-» no Varano di Teramo
   in Abruzzo ultra ne' Prccutini
   Preposilo di » S. Pietro di Campii
   et Elcmosiniero Maggiore di Re Ferdinando I. » d'Aragona nel 1488. di molto sapere. Nel Rationale 6. di Michele » d* Afflìtto Tesoriere generale fol. 3o6. nel grande Arch. »
   GIROLAMO CLARIO MONTORJ
   Il testé citato Brunetti ( ibid. ) tessendo il catalogo degli uomini illustri allatto Cainplesi
   scrisse : Hieronjmus Clarius Àlontorius Advocaius fuit concistorialis
   et sacrae Romanae Rotae Auditor
   circa annum i5i4-Sussistono tuttora due rami della famiglia Montorj nella Nocella di Campii
   donde un altro è venuto a trapiantarsi in Teramo avanti la metà del secolo scorso .
   GIROLAMO FORTI
   Assistono a costui due titoli per essere allogato nel presente paragrafo
   avendo a testimonianza del Muzj ( di. 5. ms. ) sostenuto le cariche di Uditore della sacra Romana rota
   e di Cappellano maggiore del Re Ferdinando di Aragona
   da cui fu tenuto in gran conto. Opina Antinori ( to. 3. p. 4". ) che Ferdinando dichiarò il Forti Cappellano maggiore nel i45c)-perchè di tal anno è un Regale privilegio ( execut. 22. A. f. g3. in ardi. R. Cam. ) citato dal Toppi ( Bibl. Napol. p. i58. ) nel quale venue il Forti qualificato per chiaro e nobile . A me piace supporre però che nel 1459. ei fosse creato semplicemente Regio cappellano
   e che più tardi
   come ordinariamente addiviene nelle promozioni
   foss»; sollevato all' impiego di Cappellano maggiore : sul riflesso che se fm dal 14^9. egli avesse goduto un rango di grandissima considerazione nel Regno
   ss ne sarebbe fregiato nei due documenti e nelle due iscrizioni dal i46a. al 1riferite nella cronichetta di S. Pietro ad Azzano . Lo stesso Antinori riflette che Girolamo ebbe qualche cura dell' educazione del principe Federico
   secondogenito di Ferdinando . Vedemmo in fatti ( Cap. LX. ) con quanta cordialità Federico
   montato sul trono
   nel 1496. accogliesse Venanzo Forti per grata memoria dello zio . Le virtù di questo Sovrano
   degno di miglior sorte
   ridondano a gloria del suo educatore
   cui del pali fa onore 1' amicizia
   in che lo scorgiamo stretto con due insigni letterati del XV. secolo . Uno è il nostro vescovo Campano
   che diresse a Girolamo Teramano 1' epistola 39. del libro VI. É 1' altro 1' egregio poeta Gioviaoo Fontano } che ad Fortem