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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   al Gclardino pe' buoni servigj da costui rcnduli agli Spennali nel 14^4- Ma in qual anno fu impresso in Napoli il Rinaldo ? Sicuramente non prima del 1471. allorché in Napoli s'introdusse la stampa da Sisto Ricssingcr ( Tira-boschi tom. 6. p. 1. lib. a. ) e mollo probabilmente nel i485. e i486
   quando Ferdinando trovatasi impegnato in guerra coi congiurati baroni
   aju-tali da estere potenze
   conio sembra che accenni 1* ultima ottava della dedica : O infidissimo Re don Ferrante .... se iiicloria te doni Dio e li santi. — Ecco quanto ho potuto escogitare sull'autore del cattivo poema. Se io potessi legger questo ( il che nou è sperabile ) o leggere almeno tutte le dieci ottave della dedica ( favore che dalla cortesia del sig. conte giova attendersi ) chi sa che non trarrei nuovi lumi a vie meglio ìissare clic la città nostra diede la culla al romanziere poeta ? — Le abituali indisposizioni m' impediscono nella corrente stagione di umiliare personalmente a Lei
   pregiatissimo sig. commendatore
   questi miei pensieri : ma nou m' impediscono dal riprotestarmi con sensi di rispettosa slima ctc. » .
   Al Nestore dell'Raliana letteratura
   che rimise originalmente il mio foglio all' onorevolissimo suo amico
   questi diede il seguente riscontro
   da Roma a' 27. Marzo 1834 : " Di grandissima sodislàzione mi e stala la me-i> moria del bravo Can. Palma
   in proposito di ' dilucidare i mici dubbj » sul poema di Rinaldo . Essa memoria è benissimo stesa con la massima >3 chiarezza
   e mi ha pienamente persuaso . Vi prego di ringraziare da mia » parte il prelodalo degnissimo Sig. Canonico per la bontà clic ha avuto iti >j favorirmi-
   e tanto più delibo essergli grato
   in questo
   che si è dato la » pena d' indicarmi 1 anonimo che crede autore del medesimo poema . Non m paò dubitarsi
   per le valide ragioni che adduce
   1' aver egli colto nel i> segno . Da Firenze manderò le dieci ottave 'richiestemi
   le quali farò colà » copiare
   se mi sarà possibile
   per non differire siiio al mio ritorno a Mi-» lano » . Trascrivo le dieci ottave gentilmente dal Conte trasmesse
   onde il lettore finisca a convincersi che se rimatore del Rinaldo nou fu il Forti
   come io penso
   fu certamente un Teramano
   ed un Teramano della fazione degli Spennati : sol che lo avverti aversi per forestiera ad intendere fuoruscito cioè un Mazzaclocco . Altronde esse formano per noi un pezzo storico
   tratteggiando le incalcolabili sciagure a Teramo cagionate dalla disgraziata divisione dei cittadini in due partiti . Se alcuno mi domandasse percliè io faccia tanto conto di un poeta
   il quale peccò fin negli accenti e nelle sillabe ; mi contenterei replicare che se un Mclzi giudicò poter la conoscenza del Rinaldo destar dell' interesse fra i letterati
   onde minute notizie ne diede nel sopracitato Supplimento ; a più forte ragione io stimo clic la medesima conoscenza debba riuscir grata ad una Regione
   la quale col compositore del Rinaldo ha stretto rapporto .
   O exeellente ctc. come sopra Questo libro che e facto in rima ad l'ui lo mando con humilitate et anchora che trai dodi non sia in stima puro e piacevole con le rime ornate et alla gente che non e della cima elio tempo la passava in della estate piglialo te prego con la to dementiti o dolce signor mio de excelleniia