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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
dinanza c patriziato di Teramo
fu a lui ed alle altre linee di Castelbellino dal nostro dccuriooato
con cognizione di causa
rcnduta giustizia a' 5. Alaggio 1800. La loro impresa e identica a quella dei Berarducci di Bisce-glie
colla sola differenza che i tre monti non gittano fuoco . Potrebbe stale clic 1' occupazione di Jesi
fatta nel i43a. da Giosia di Acquaviva signore di Teramo
offerta avesse a Giovanni alcuna favorevole occasione per istabilirsi nell1 omeno castello
da vantaggioso sito dominante la sottoposta valle del fiume Esino .
Ad onta dell' emigrazione in prima di Antonello c di Giacomo
poscia di Giovanni
la gente Berarducci non cessò di germogliare in Teramo . Ve l'abbiamo incontrata nel i44°- *45<)' 1514- c i5a8. leggendo il secondo volume : nel i453. i4C>3. 1474- scorrendo il quarto : ove pure si
sarà osservato che Giovanni Berarducci era trapassato avanti al i5i2. senza avere avuto da Vincenza ( probabilmente ultimo rampollo defl» celebre famiglia de Melatino ) altra prole che Maria-Giacoma maritata a Giambattista dell' Aquila
vale a dire nella nobile Teramana famiglia
cui nel »447-era appartenuto il Milite ( titolo equipollente a cavaliere ) Antonio dell' A-quila ( Cap. XLIX. ) . Una sola ramificazione ce n* era rimasta in Andrea di Francesco Berarducci : avend' egli però aquistata per via di matrimonio l'eredità di Vincenza Zizzi di Città S. Angelo
ed ivi fissato domicilio ; vendè all' aw. sig. Pompeo Mancini la casa paterna nella strada del corso a S. Giorgio nel 1780. ed i beni
che a lui rimanevano nei contorni di Teramo
nel 1781.
ASTORRE DE' IPPOLITI
Da Antonio de' Ippoliti di Nereto ( che fu Avvocato de' jioveri della nostra Regia udienza ) e da Felicia Farclli
Napolitana
nacque in Teramo a' i3. Giugno it53. un figlio
in cui si volle l'innovellare il .nome di -Astorre
assai antico nella famiglia de' sigg. Ippoliti . Ch' egli avesse occupata la medesima cari< a del padre
riguardata in quei tempi come magistratura ; si disse per incidenza nel cap. XCVII : nè altrimenti che per incidenza intendo far motto degli Avvocati de' poveri
bastandomi dire che dall' i-siituzione dell' udienza in Teramo sino alla riforma dei tribunali nel 1809. quando tali impieghi restarono aboliti
eglino sicno stati sempre giureconsulti o Teramani o Regionarj . Avendo Astone contratto matrimonio con ricca ereditiera di Terra di Lavoro
si diede premura di passare iu Napoli
ove ottenne la piazza di Fiscale della Giunta delle poste . Elevato in prosieguo a Giudice togato del tribunale di polizìa in Napoli
nella nuova organizzazione giudiziaria fu istallato Regio Procuratore del tribunale civile di Principato ultra . Chiamato in seguito alle superiori magistrature e decorato della croce di cavaliere del Rogai ordine costantiniano
mentre per 1* csatezza del servigio distinguevasi da Presidente della G. C. di Trani ; fu indi traslocato a Presidente della Gran Corte criminale di Salerno
-quando il Regal decreto degli 11. Giugno 1821. lo trasferì col posto istcsso alla G. C. di Terra di Lavoro . Quivi la grave età e la cagionevole salute lo determinarono a chiedere la giubilazione
la quale con Regal decreto de'9. Agosto 1824. venne a lui accordata coli' intero soldo e col grado di Consigliere della suprema corte di giustizia . Cessò di vivere nel Dicembre i83i. in Napoli
ove avea stabilita famiglia
e dove lasciò un figlio c due figlie .