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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
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dogli alunni del 17G1. stampalo presso Giuseppe Kurzbock tiflografo dell' universitÃ
ove fra gli studenti di grammatica si legge Baro Montani Josephus. Nelle lettere patenti del xyG3. colle «piali fu promosso ad una dello tre questure estranee del magistrato camerale di Milauo
ad una carica cioè
cui oltre rango e voto iu quel togato tribunale
era privativamente riservata 1' amministrazione della cosa censoria
sta scritto : Cum Dominicus Baro de Montani ex nobili ac antiqua Civitatis Interamnicc sterpe oriundus
laudabili erga Augustam Domum Nostrum studio
qua: in Regni Nea-politani provincia Aprutii possidébat bona
feudum ( non prendiamo a rigor di senso questa amplificazione
condonabile a chi aveva interesse di mostrare di aver molto sagrificato ) ipsamque Patriam propterea reliqucrìt
ut se Nostris senùtiis unice consecraret____ eumdemque in hac Metropoli
servitia nostra implorantem tum pensione benigniter aux'nnus
ac interca ad Principatus Sablonetce primum
deinde Bazoli Prtfluram
ac posteci Delegati Cameralis ejusdem Ducatus offlcium clentcntcr promovimus : idteriorem occasionem expectantes ut fi delia ipsius in Augustam Nostrani Domum merita ampliori dignitate ornaremus
qua co magis se digiutin reddidit
quo integrius ac diligentius in pradictorum munerum administra-tione est vetsatus
ut tum propter ea
tum ob alia
qua: previ er offìcium ipsi non raro injungebantur diffìcili a negotia
non modicam Comitis do Cristiani
qui tum piena cum potestate Noster in Longobardia Austriaca Minister erat
grat'iam iniret
etc. Era già Domenico da Questore passalo ad esser Consigliere della pubblica c-cpoomìa
allorché procurò di fare ascriver suo figlio Giuseppe alla nobiltà di Milano
coli' aver giustiGcata una nobiltà di costui consentanea alle leggi Araldiche
cosi dal canto del padre
come dal canto della madre
per essere Michele conte di Llorrach
zio del petente
attuale ciambellano di corte . La decretazione del tribunale araldico è de' 29. Agosto 1770. La medesima storia dell' emigrazione da Teramo
de' sagrifizj fatti
dei progressivi impieghi .lodevolmente esercitati è tessuta ucllc lettere patenti del 1771. che coli' annuo stipendio di 3G. mila libbre di moneta Mantovana lo trasferirono al posto di Presidente Magistrata RegUe et Publica /Economia Muntila . little vero
vi è detto
dalla questura di Milano
ad /Economia Publiccc Consiliarii muntts a Nobis admotus
ita te in singulis
crescente in dies cum rerum usti ilcxtcrilate
gessisti
ut laboribus tuis prosperi negotiorum Ubi commissoruni successus
Ili vero expectationi Nostra pienissime responderent . Principile vero sivè incumberet tibi exortas super stabilitis in Ducala Mediolcuiensi census la-gibus quastioncs enodare
sive jura Regalia nostra alicnis in tnanibus harcntia in luccni protrahere ; nihil certe tuam efj'ugcre passits es tlili-gentiam et sagacitatem .... Q tiare cuni saniora occonomìca scientia principia liabeas explorata
certe conjìdinuis ctc. Quattro consolanti avvenimenti Occorselo al nostro Domenico nel 1773. Fu il primo die avendo maritata nel 17GG. coli'avv. Sigismondo Montani Teramano la prima delle su.-figlie Antonietta Mariti
nata in Vienna nel 174S. cuf cede luti' i beni in Teramo ; ottenne per dote della seconda Francesca Sidonia dall' immortala Maria Teresa
con ordinanza de' 5. Aprile diretta all' Arciduca Ferdinando governatore della Lombardia Austriaca
1111 soccorso di 3. mila fiorini sui l'ondi dilla Regio-ducale camera di Mantova
della quale egli era Presidente . L' ultro si fu che con patente de' 27. Settembre il giovane barone Giù-