Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5 ', Niccola Palma

   

Pagina (85/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (85/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   85
   dogli alunni del 17G1. stampalo presso Giuseppe Kurzbock tiflografo dell' università
   ove fra gli studenti di grammatica si legge Baro Montani Josephus. Nelle lettere patenti del xyG3. colle «piali fu promosso ad una dello tre questure estranee del magistrato camerale di Milauo
   ad una carica cioè
   cui oltre rango e voto iu quel togato tribunale
   era privativamente riservata 1' amministrazione della cosa censoria
   sta scritto : Cum Dominicus Baro de Montani ex nobili ac antiqua Civitatis Interamnicc sterpe oriundus
   laudabili erga Augustam Domum Nostrum studio
   qua: in Regni Nea-politani provincia Aprutii possidébat bona
   feudum ( non prendiamo a rigor di senso questa amplificazione
   condonabile a chi aveva interesse di mostrare di aver molto sagrificato ) ipsamque Patriam propterea reliqucrìt
   
   ut se Nostris senùtiis unice consecraret____ eumdemque in hac Metropoli
   servitia nostra implorantem tum pensione benigniter aux'nnus
   ac interca ad Principatus Sablonetce primum
   deinde Bazoli Prtfluram
   ac posteci Delegati Cameralis ejusdem Ducatus offlcium clentcntcr promovimus : idteriorem occasionem expectantes ut fi delia ipsius in Augustam Nostrani Domum merita ampliori dignitate ornaremus
   qua co magis se digiutin reddidit
   quo integrius ac diligentius in pradictorum munerum administra-tione est vetsatus
   ut tum propter ea
   tum ob alia
   qua: previ er offìcium ipsi non raro injungebantur diffìcili a negotia
   non modicam Comitis do Cristiani
   qui tum piena cum potestate Noster in Longobardia Austriaca Minister erat
   grat'iam iniret
   etc. Era già Domenico da Questore passalo ad esser Consigliere della pubblica c-cpoomìa
   allorché procurò di fare ascriver suo figlio Giuseppe alla nobiltà di Milano
   coli' aver giustiGcata una nobiltà di costui consentanea alle leggi Araldiche
   cosi dal canto del padre
   come dal canto della madre
   per essere Michele conte di Llorrach
   zio del petente
   attuale ciambellano di corte . La decretazione del tribunale araldico è de' 29. Agosto 1770. La medesima storia dell' emigrazione da Teramo
   de' sagrifizj fatti
   dei progressivi impieghi .lodevolmente esercitati è tessuta ucllc lettere patenti del 1771. che coli' annuo stipendio di 3G. mila libbre di moneta Mantovana lo trasferirono al posto di Presidente Magistrata RegUe et Publica /Economia Muntila . little vero
   vi è detto
   dalla questura di Milano
   ad /Economia Publiccc Consiliarii muntts a Nobis admotus
   ita te in singulis
   crescente in dies cum rerum usti ilcxtcrilate
   gessisti
   ut laboribus tuis prosperi negotiorum Ubi commissoruni successus
   Ili vero expectationi Nostra pienissime responderent . Principile vero sivè incumberet tibi exortas super stabilitis in Ducala Mediolcuiensi census la-gibus quastioncs enodare
   sive jura Regalia nostra alicnis in tnanibus harcntia in luccni protrahere ; nihil certe tuam efj'ugcre passits es tlili-gentiam et sagacitatem .... Q tiare cuni saniora occonomìca scientia principia liabeas explorata
   certe conjìdinuis ctc. Quattro consolanti avvenimenti Occorselo al nostro Domenico nel 1773. Fu il primo die avendo maritata nel 17GG. coli'avv. Sigismondo Montani Teramano la prima delle su.-figlie Antonietta Mariti
   nata in Vienna nel 174S. cuf cede luti' i beni in Teramo ; ottenne per dote della seconda Francesca Sidonia dall' immortala Maria Teresa
   con ordinanza de' 5. Aprile diretta all' Arciduca Ferdinando governatore della Lombardia Austriaca
   1111 soccorso di 3. mila fiorini sui l'ondi dilla Regio-ducale camera di Mantova
   della quale egli era Presidente . L' ultro si fu che con patente de' 27. Settembre il giovane barone Giù-