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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   8G
   seppe
   giù destinalo » a far pratica presso il magistrato camerale di Man-» tova col volo consultivo
   per così vieppiù impratichirsi negli alluri sotto » la direzione del benemerito di lui Padre Barone Domenico Montani » restò nominato Aggiunto al Regio Intendente delle finanze in Cremona >.> sulla fiducia che sari per corrispondere all' aspettazione in cui siamo
   Â» che vorrà seguire le tracce del Padre eie. » . Il terzo piacevole evento consistè nell' esser dichiaralo
   con dispaccio della Regina
   Consiglile intimo attuale di stato per la monarchia Austriaca
   e con altro dell' Imperatore Giuseppe II. della stessa data
   Consigliere Cesareo come sopra per 1' impero Germanico : in entrambi i quali
   di moto proprio
   i meriti dell' emigrazione
   dell' abbandono
   e quelli acquistati nel retto disimpegno di tutte le funzioni fino allora affidategli
   vengono nuovamente ripetuti . Ascrivo a quarta contentezza da Domenico provala nel 1773. 1' aver veduto inscritto Giuseppe fra i nobili di antica e vera nobiltà di Mantova
   con risoluzione di quella deputazione araldica de' ao. Novembre : dietro un certificato del sindaco e degli eletti di Teramo del 3. Aprile
   comprovante che la famiglia Montani quivi era vissuta nobilmente fin dal secolo XIV. ed altri documenti
   che lo dimostravano da essa discendente fino » al Padre del » Cavaglier petente S. E. il Sig. Barone Don Domenico
   Consigliere Intimo « attuale di Stato delle LL. MM. II. e RR. App. meritamente prescelto >j da S. M. 1' augustissima Padrona alla carica cospicua di Presidente del « Regio-Ducale Magistrato Camerale di questa Città » .
   Allorché Francesca Sidonia impetrò un supplimcnto dotale
   ella non contava se non il decimo sesto anno
   ma quando compiva il diciottesimo
   o sia nel 1775. con rogito di not. Francesco Recusani di Maulova de' 18. A-prile
   si sposò al conte Antonio Cantoni
   Mantovano
   colla dote costituitale nel resto del padre di fiorini 9. mila in contanti
   da dicci lire
   e di altri 3. mila a titolo di arredo o fardello. Allo scontrare nelle nuziali tavole un »» Giudice attuale del Paradiso
   astante in una camera supcriore
   ed » ivi sedei. ;; sopra certa sedia coperta di barzana
   al quale Sig. Avvocato » Giudice spetta sì per legge municipale
   clic per un' antica consuetudine di a qncsta patria interporre in simili alti 1' autorità sua » : la scelta che fa la sposa di un curatore : iì giuramento di costui di non lasciarla indifesa
   e 1' intervento di due mediatori ; lungi dal sorridere
   ricordandoci del rito
   con cui anche in Teramo celebravansi le nozze ( Cap. LXVII. ) ammiriamo piuttosto la saggezza degli antichi Italiani nel circondare di venerabili ed imponenti apparati la santità del matrimonio . Sopravvisse il libero Barone de" Montani altri sette anni alla collocazione della seconda figliuola . Ma essendosi portato in Milano
   pel disimpegno di una di quelle straordinarie commissioni
   delle quali veniva spesso dall' I. e R. Corte onorato
   vi fu colto dall' ultima malattia . Con testamento de' 3i. Gcnnajo 1782. consegnato al dot. Bolla
   Milanese
   nolajo della Regia Camera de' conti
   istituì credi la moglie Cecilia ed il figlio Giuseppe
   e da lì a poco cessò di vivere . Non appartenendo Giuseppe alla nostra Regione altrimenti che per origine
   a noi 11011 importa seguirlo negli ulteriori di lui avanzamenti . Mi limito a cenna-rc clic nella riforma dei tribunali
   operata da Giuseppe li. nel it85. fu nominato Ispetlor geueralc delle fiuanze della Lombardia Austriaca
   colla residenza in Milano .