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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
91
D. Simone Franchi di lui zio paterno
dimorato lungo tempo nella Regal corte col carattere di Segretario di monsig. Gurtler
confessore della Regina Maria-Carolina d'Austria . Maturo per la magistratura
venne nel 1800. in-stituito Uditore dell' ala dritta dell* esercito
al fianco del Tenente gen. de Boucard
e dichiarato
dopo un anno
di costui Ass«ssore . Trasferito all' impiego di Uditore della Regia udienza di Lecce nel 1804
non ad altri
iti Occasione che un' armala Francese
come ospite
occupò le Puglie
restò commesso il geloso incarico di Delegato di S. M. per la tranquillità di Terra d' Otranto e per la corrispondenza coi
Generali e commissarj Francesi in essa stazionati. Passò quindi nel 1806 Uditore della Regia udienza di Aquila : ed in posto equivalente
nella nuova organizzazione giudiziaria disposta nel 1808. gli fu assegnata una delle sedi della corte criminale della nostra provincia
che io seguito cambiò colle simili nelle corti di Capitanata
di Apruz-zo citra c di Terra di lavoro . Rendendosi degno di ulteriori avanzamenti
un Regal decreto il chiamò nel 1816. al rango di Giudice di G. C. civile
colla missione di Procurator gen. presso la G. C. criminale del secondo Apruz-zo ultra . Trovandosi col medesimo uffizio in Chicti
la volontà del Re nel 1834. il promosse ( primo fra i magistrati provinciali ) a Consigliere della suprema corte di giustizia: ove una condotta
la quale si distingue
ha a lui meritata la croce del Regal ordine di Francesco I. e 1' elezione a socio del Regale Instituto d'incoraggiamento. Quanta integritÃ
quanta filantropìa
qual ben inteso patriottismo pel nalìo Apruzzo
qual corredo di letteratura ( non escluso il pregio di estemporanea poesia ) dal più elevato santuario di Temide attualmente spanda il cav. Franchi
esprimerlo non conviene a storico contemporaneo
che sospetto eessr potrebbe di deferenza c di riguardo .
MARCELLO POMPETTI
Qui noi comprendo o perchè Giudice in terza istanza dello stato d' Atri
o perchè Avvocato de' poveri della nostra provincia
ina pel modo con cui esercitò la seconda carica
e per le virtù veramente rare che in essa ei fece spiccare. Nato in Teramo a'36. Dicembre 1710. da Lelio Pompetti e da* Sinforosa Riccanali
sorti dalla natura robusto temperamento
sensi Squisiti
ed un talento se non pronto e vivace
sodo però e riflessivo : il che vai meglio in punto di riuscita . L' educazione austera e religiosa
1' esempio e gli stimoli de' suoi maggiori germani Marcantonio e Giammarco di più felici disposizioni naturali
anch' essi rivolti allo studio della giurisprudenza ed a Marcello premorti
e 1' indefessa applicazione in fine lo renderono tale
che vacato per morte di Pietrantonio Corradi 1' impiego di Avvocato dei poveri
apice a quei tempi di onorificenza pei cittadini giureconsulti
i quali uon volendo lasciar le domestiche mura
amavano entrar nel rango dei magistrati ; la Camera Regale propose al Re aversi tra i molti concorrenti a prescegliere il Pompetti. Dal giorno in cui questi ebbe col dispaccio il possesso
sagrificò totalmente se stesso ai penosi doveri del caritatevole uffizio
a costo de' suoi familiari interessi ben considerevoli ( essendosi in lui riuniti il paterno ed jl materno asse ) abbandonali a persone
le quali ne abusarono . In posizione di conoscere le miserie e talvolta le oppressioni del prossimo
sovvenne alle une con larghe e secreto limosino
diffuse specialmente fra i carcerati
e rilevò le altre con valide difese nella Regia