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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
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non sacerdote cui non si desse il venerabile : e clic perciò nulla di concludente ritrar si poteva da sì fatti predicati di rito . E laiche nell' atto dal Tullj riportalo niuna caratteristica di magistrato dassi a Mariano
e lo veg-giauio dimorare in Aprii7.ro : mentre Toppi ( de orig. Tribtux. tom. i. p. ila. ) di lui assicura clic caro al Re Alfonso
indi a Ferdinando
fu dal primo crealo Giudice della G. C. di vicaria
e che tale era già nel i4; Insogna inferire die la promozione del di Adamo fosse avvenuta entro il medesimo anno 1- questi sia stalo realmente Giudice di vicaria
costa da un documento in e fi agallile
non conosciuto dal Tr.!!j
ed è il seguente . Temendo i Cassinosi di perdere 1' originale diploma ddl' Lup. Errico VI. del 1191 ; loro procuratore ed inlemuncio comparve n'3o. Luglio i465. noi. Giovanni di Liltcrio avanti a Niccolò de Porcinariis
Reggcule e luogotenente del Giustiziere
nec non D. Francisco de Punteplis de Flo~ rcntia
et D. Mariano de Adam de The ramo legwn docloribus
dieta; magna: curile judicibus prò tribunali sedentibus
et maguam curiam su-pvadictam regentibus
con autorità dei quali esso venne copialo in forma autentica da Vincenzo Mczarolto di Merco^liano Regio nolnjo
servendo da teslimonj sei maslrodatti ed undici scrivani della stessa gran corte . E' pare che cinque anni dopo fosse Mariano asceso al posto di Regio Consigliere
a quanto scrisse Muzj ( di
5. bis. ) sullo nome di Giulio : Neil' anno i47°-per intercessione di Mariano di Adamo di Teramo
eh' era suo consigliera ( del Re Ferdinando ) e poi presidente della Regia Camera
concedè etc. ( Cap. LUI. ) — Rob. Come sapete che Mariano d' Adamo fosse consigliera Regio
e presidente della Regia Camera ? — Giulio . Ho veduto i prìvilegj in potere ili Gio. Carlo suo nipote
appresso del quale si consenta anche una lettera del medesimo Re
scritta a Giacomo d' A-damo . So anco che detto Giaco/no era signore del castello Appigliano
avendo similmente visto il privilegio in potere di detto Gio. Carlo . Non ci sorprenda clic Mariano presidente di Regia Camera risedesse iu Teramo nel x4'3i. quando il vedemmo intervenire da testimooio nel compromesso tra le università di Campii e Civitella ( Cap. LVI. ) e nel 14*^4- allorché
capo del reggimento di sua patria
si fece foi lunato mediatore fra la maggiore e piò sana parte de' cittadini ed il Regio commissario de Forma ( Cap. LVIII. ) . Usavasi allora quel che ancor oggi si usa
cioè che ritirandosi onoratamente dalle esercitate funzioni uu magistrato
insieme col soldo intero o con una porzione del soldo
gli si accordavano gli onori del rango prossimamente superiore . Appunto ciò che svelò al de Forma
sui tenebrosi intrighi dei Mazzaclocchi con Andrea-Matteo di Acquaviva
costò al virtuoso di Adamo la vita . Portandosi in qualità di Sindaco della città iu Napoli
subì disgrazia simile a quella incontrala da Marco Rancrio ( Cap. LI. ) . Durante la potenza dei duchi d' Atri
Muzj ( di. G. ms. ) ne disse troppo
esprimendosi così : So che Mariano d' Adamo fu anco ucciso per il viaggio di Napali similmente per tal fatto
e V ò taciuto per noti sapere appuntino il tempo e la cagione particolare . Solo so che Gio. Francesco suo figlio per tal causa fu fatto franco dalf UniversitÃ
e mentre visse gode Ud francliitia .