Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione piů settentrionale del Regno di Napoli (oggi cittŕ di Teramo) - Volume 5 ', Niccola Palma

   

Pagina (97/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (97/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione piů settentrionale del Regno di Napoli (oggi cittŕ di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   il fratello Niccolò
   soprannominato Nocella
   potè alla carica di scrittore delle lettere apostoliche cumulare la prepositura di S. Vittoria
   la hadìa di S. Mariano
   e non so quanti altri ecclesiastici benefit] . E nel dì i. Settembre i4?o Pasquale giunse ad impetrare 1' annua pensione di 3o. once d' oro trasmisibile a' suoi eredi
   mediante diploma
   quasi ad verbum copiato neir altro de' 3. Ottobre
   con cui ebbe la metĂ  del feudo di Amaro ( Cap. XLVI. ) . Gli fu quindi facile il comprare nel 1427• l' al'ra metĂ 
   ugualmente che il munirsi per ciò della Regale sanzione . Qui osserviamo di passaggio 1" armonìa dei falli storici
   ricavati dai documenti . Esistevano nella collegiata di Nocella due altari coi rispettivi beneficj
   1' uno dell' Annunziata
   l'altro di S. Egidio
   eretti e dolali dai discendenti di Pasquale
   i quali modificarono iu Ricci il cognome Riccio . Or nel catasto formato sotto il Re Carlo di Borbone la possidenza di S. Egidio vedisi consistere iu un terreno di G5. toniolate nelle pertinenze di Coccio
   sui confini del Bel-lantese
   vale a dire ncll' antico feudo di Amaro . Chi non argomenta che questo incorporato al li nimento di Campii
   e rimaste soltanto ai Ricci come burgciisatiche le proprietĂ  territoriali
   ad alcun di loro piacque destinare in dotazione del pio stabilimento quel fondo ? Ma torniamo a Pasquale
   al Toppi ncu isfuggilo . » Pasclude di Campii iu Abruzzo ultra
   Regio Se-» crctario sotto la Regina Giovanna II. s' enuncia ncll' Esccut. 18. 14^7» » ad 09. Ibi. i5o. nel grande Arch. della R. C. ( Bill. Napol. p. 242. ).
   Costantemente ben veduto dalla Sovrana
   la mediazione di lui giovò a cinque comuni della Valle Siciliana per un alleggerimento di collette nel i43a: e date gli furono molle commesse
   fra le quali piace rammentare la delegazione di una causa tra Niccolò Molino viceconsole Veneto in Trani ccl Antonello Baroni di Napoli
   e di altra di maggior momento fra il Seoalo di Venezia
   ed i Trauesi e Baresi nel i4j5. dalla Regina ritolte ai giudici ordinarj . Tanta di lei deferenza verso il Riccio basterebbe ad indicarci qualche analogìa di tendenze e di abitudini
   quand' anche non sapessimo che il secondo tenendo in Campii confinata la moglie Margarita
   visse in concubinato con Fabrizia Marini Napolitana
   onde nacquero due figli
   da Giovanna prontamente dichiarati legittimi . La morte di costei portò seco 1' ecclissi di Pasquale . Se non che avendo le principali citlĂ  del Regno comincialo a reggersi da se
   Capua lo elesse suo Governatore con patente de' 29. Marzo i435. diretta nobili et egregio Viro Paschali de Camplo
   dudum clarcc memoria: serenissima: Mafestatis eie. segretario . Fu corto però il governo
   mentre essendo Capua venula in potere di Alfonso
   stimò bene il Riccio di deporre la carica
   e
   con passaporto de' 10. Luglio spedilo in nome dei sedici magnali componenti la reggenza del Regno
   di restituirsi iu Campii
   ove morì iu Gennajo i44G- contento di aver due volle ottenuta da Alfonso la conferma della summentovata pensione trasmisibile
   noti che di altra grazia di Giovanna
   quale era 1' immunitĂ  di un' oncia e mezza nelle collette di Campii
   estendibile ai nipoti : ma malcontento perchè lasciava in tenera etĂ  tre figli procreati dopo il ritorno alla patria
   ignoro se con Margarita 0 con successiva moglie
   Giovanni
   Luigi ed Andrea . Che in lor favore Ferdinando I. avesse pur due volte confermato il godimento delle annue 3o. once
   si vide nel cap. L1I. Quiudi solo mi rimane a notare che con ordine de' 21. Maggio i4G8. lo stesso Re dispose che nè meno fossero defraudali della succcmiata immunitĂ  . Di Giovanni il Brunetti
   i3