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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   di Domenico . Non farei caso di simiglianti cncomj
   ancorché ve ne sieno di rispettabili personaggi
   se in efi'clti nelle quindici arringhe
   parie infiliate ria criminale c parte in civile
   onde il volume compoiicsi
   non si -appalesasse con somma perizia delle leggi così antiche come nuove e con copiosa erudizione
   un' eloquenza ed uno siile veramente Ciceroniano . Singolare per 1' argomento è la seconda
   la quale Leonardum Pauliciiini
   qui suam uxorem occidcrat
   ipsurnque de Bubeis Icthaliter vulncravcrat
   allentiti
   non voluntate fccissc demonstrat . 11 trascrivere il principio dell' esordio è il riferire un avvenimento notabile della vita del grand' uomo : Do ad vos
   Judices
   e cubili
   in cujus angustias acerbissima me vulnera conjecerunt
   ubi atrocissima dolomia cohors me cruciai
   incredibilis confidi inedia
   silis adurit J'erventissima . Irruit in me hoc ingens malorum examen alidore Leonardo Paulicìo
   qui
   paucos ab bine dics
   uxnre contrucidata
   et e cubiculi fenestra in viam projeda
   meo: domus perislyliu.n irrumpens
   ubi cum Tori/nato Lepido
   et Mudo Coivo deiimbulabam
   sica mihi duas
   altasque plagas imposuit
   et sane multis
   luctdenlisql.a affecisset vulneribus : nani pwictim ciesimque
   ma ferro jtctivil
   ni Coeliles implorati
   gladii cuspidati
   aciemque
   aut avertissenl
   ani obtudissent . Audio cum a vobis injectum in carcerem
   regiumque patronum instare
   ut capite puniatur . Lnnocens est
   temperate vos
   Judices
   atqne absli-nete a supplicio eie. Il XV. pezzo
   clic ha per argomento De Pandecta-nCm latinitate
   Fide hislorice
   Adoptione
   aliisque de rebus nonnullis
   non è mi' arringa forense
   ma un componimento ingegnoso
   in cui raccontandosi o fingendosi una letteraria conversazione di amici
   il ragionare comincia dalla barbara latinità introdotta nel foro
   c tosto magistralmente si torce alle lodi della famiglia Acquaviva . Ognuno della dotta brigata dice la sua . Michele ha pronti due epigrammi . Francesco Rasetti la fa da critico e da fiscale . Domenico però prendendo la parola tesse una storia quanto succinta altrettanto magnifica
   comechè alquanto esagerata
   degli Acquaviva. Le autorità che produce lo mettono in necessità di discutere la fede dagli Storici meritata : ed il diploma di Ferdinando I. di Aragona de' 3o. Aprile i44s)» in favore di Giuliantonio
   che Rasetti sosteneva 11011 importare alla fine una vera adozione alla Regale famiglia
   lo obbliga a dimostrare quel che fra i Romani bastava per 1' adozione . Comprobanmt amici
   et Rasettus ipso cunda
   qitce dixeram . Imo : Jubemus
   inquiunt
   totum hoc negotium te
   de Rubeis
   perscribere
   redigereque tua inter forensia Certamina mox edenda . Multa causabar
   sed tandem promitto
   et suam quisque viam abivimus . Il libro
   di cui chiudo il saggio
   Ã¨ lodalo da Cornelio Aspasio ( Bibliot. Aprosiana p. 33. ) c dal Toppi ( Bibl Napol. p. 73. ) .
   La famiglia Acquaviva
   della quale i de Rubeis cran vassalli
   l'u 1' astro cui essi mirarono . Perciò Michele
   avendo ridotto ad altrettanti poemi eroici le prime quattro orazioni del fratello e clic vanno aggiunti all' opera
   non ad altri pensò dedicarli se non a monsig. Rodolfi) di Acqua-viva
   destinato Nunzio apostolico nella Svizzera . Visum est
   gli dice
   experimentum facere
   a/i duri
   asperique Advocatorum agones possint molliri carminibus eie. Miraberis Musas litibus immixtas
   ad tribunal de-volulum Apollinem
   Pegasum rostra conscensum
   et Pi/idi cum foro commercia . La linea maschile dei de Rubi :is si e estinta 111 Tottea nel 1785. con Giannicola
   la feminilc non già per ayer questi piocreato non meno di sei figlie .