Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5 ', Niccola Palma

   

Pagina (136/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (136/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   36
   luti' i letterati
   a qucll' epoca non rari in questa o nelle conterminali Provincie
   coadjuvò il primo nello spoglio del nostro comunale archivio . Tullj fu quindi in grado di tessere una storia di Teramo
   la quale benché limitata al solo intervallo tra il regno di Ruggieri e quello di Ferdinando il cattolico
   pur sarebbe a noi riuscita utilissima
   perchè conservate ci avrebbe le notizie di chi sa quante carte perdute nelle consecutive vicende . Forse il distrassero dal pubblicarla le premure eh' ei si dava di accrescere il già pingue suo patrimonio
   mercè le quali potè acquistare il feudo di Faraone con titolo di baronìa . Mi trovo aver connato nei cap. XXXIII. e XCVIII. il come nel 1798. 1' allestita opera
   i documenti in appoggio ( nel riporre i qaali negli archivj
   il compilatore non fu gran fatto scrupoloso ) ed egli stesso nel 1799. miseramente perirono . Onde non perisca ben anche un inno da lui composto in onore di S. Berardo
   e eh' ci desiderò sostituire al Si quaris del can. dell' Erniosa ; qui lo trascrivo
   coli' avvertenza di hon doversi prendere in senso rigoroso quel Civem Patria.... rcvocat .
   Interamnites rcnovate Divo
   Vota Berardo Jidibus canoris ; Negligct nunquam dare quee precamur
   Carmine sacro vel Tempore sacro .
   Integer vitam teneris ab annis
   Degit
   et clari generis reliquit Divites sedes
   penitus supremo
   Numine plcnus .
   Sed Deo Civem Patria annuente
   Protiruìs Sancto revocat recessu
   Fulgeat miris capiti ut decora
   Infida signis.
   Urbis audentum reserare portas Dira crudeles acies minantes Turris ex alta specula fugavit
   Fulmine moto .
   Pestis et mortis celeres sagiitee Dextera tactu subito potenti Concidunt vatis : fugiunt tremuntque
   Agmina A verni .
   Grandines
   ignis rapidi fragores
   Turbines
   Terree trepidantis horror
   Cedit
   et victum populis negantes
   Imber
   et astus .
   Luridi prcesens populator Orci
   O ades
   fidum columen
   decusque Gentis
   et sedes rutilas Olympi
   Pande beati .
   Sint Patri summo
   Genitoque laudes
   Compares
   Sanctce nitideeque Fiamma Gestiat magno fabricata nutu
   Machina Mundi.