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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   FALAMESCA DE M0NT1BUS
   i/»3
   DI Ganzano
   junior rapporto all' altro Falamcsca mentovato nel cap. LVII. viene così descritto dal Toppi ( Bibl. Napol. p. 80. ) » Falamisca » de' Monti di Ganzano in Abruzzo ultra
   grande Iluuianista
   buon Poeta
   Â» et erudito in lingua Greca
   come si raccoglie dalla sua opera in verso » latino
   che fece in lodo della Cillà d' Airi
   che m. s. si conserva in » poter mio e va per le mani di molli
   che comincia così : Diruta Marte jaccut
   nec bis
   nec terque
   quaterque Moenia : quae quondam
   non fausto sjrdere Gracci Construxisse para ut : anuis volventibus ante Plus quadringentis Urbs quam Romana fuissct : Et nomea duxisse ferunt de nomine Ducis . Vci potius duxisse volunt ex aethere ciato AStria
   nani ex Graccis perhibetur plaga serena Collibus aut iernis jam dieta est Iladria
   certe Quam supero Ponto nomen tribuisse fatcntur ; Ter passa excidium etc. Il bibliografo mancò ad un punto essenziale
   di nolare cioè il tempo in cui Falamcsca fiorì . L' aver io trovalo però nell' archivio di Campii che Falamcsca de Monlibus di Canzano nel i58i. fu dai sedici clczionarj compreso nella terna
   presentata al Consiglio per la scelta del Maestro di scuola-. che tale egli era colà nel 1587 : e che pel i5go. rimase nuovamente dello coli' annuo stipendio di due. 72. giova a riempiere il vuoto da Toppi lascialo.
   F. FILIPPO PAL'UZZI
   Nè acutezza d' ingegno nè dovizia di erudizione mancò al P. maestro Filippo Paluzzi Minore conventuale
   come apparisce dall' opera nel 1711. impressa in Napoli da Felice Mosca
   col titolo Panegirici sacri
   Prediche
   Chiavi d' oro e Poesìe . Prose c versi però ridondano di quelle arditissime metafore
   di quei lambiccati paragoni
   di quelle studiate antitesi
   di quegli abbaglianti e strani concetti
   che deturpano le produzioni dei così detti seicentisti
   nella scuola dei quali crasi il Paluzzi formalo . Non sappiamo se col medesimo cattivo gusto egli avesse scritta la Vita di Sisto V. in verso eroico latino
   e lo scolastico trattato Magnum sapicntiae Scoti amphitheatrum
   di cui parlano il dot. Giorgio Sitnonacci di Atri
   ed il P. baccelliere Serafino Spallone di Scanno
   concorsi con altri amici a tributar poetiche lodi al libro de' Panegirici etc. Che 1' autore fosse Teramano non costerebbe dal sapersi di essere slata in Teramo una famiglia Paluzzi
   divisa in più rami : ma cosla dall' argomento scelto da Niccolò Aldrisii
   anch'esso contribuentc d'inserito carme: quo alludilur ad gcntilitia insigniti
   quae Tcrami in domo paterna Aalhoris
   in lapide insculpta
   tluos pahi-tios
   ac supra tres montes leonem cum inscriptione Boccardo ivpraesen-tant. Alluditur pariter ad stemma maternum domus Consuetae ( Atriana ) grjrphum expansis alis ostendens ( pag. 147. ) • É .questo uno dei non pochi Teramani notabili sfuggili alle ricerche del Tullj .