Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5 ', Niccola Palma

   

Pagina (145/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (145/245)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   i4S
   interessatilo per noi : e frattanto non rimangono di esso clie miserabili frammenti . Vi si parla in prima dei Conti Aprutini
   indi si passa ai Vescovi : ma mentre l'autore si fa a discorrere
   colla guida dell'epistola del Campano
   dei rari privilegi dell' Aprutino vescovato
   s' incontra la prima lacuna. Eppure
   eh' egli avesse tessuta la serie dei vescovi
   e che dessa fosse stata tenuta presente da Riccanali
   lo abbiam veduto nei cap. XVII. e XLI. Al primo e grani»; vuoto succedono carte spesso interrotte
   che riguardano Campii
   nel quale articolo bastò allo scrittore compendii eran latino la storia in lingua Italiana
   che della patria sua già avea composta e che è aflhtto smarrita . Dopo di ciò prosiegue ; Epitome Camplensis historiac
   quam amplio-rem italico sermone scripsimus
   Jtnem apponimns : et mare redeundo
   a Julia in niontes progrediendo
   Hipamactonis invenis . Si dice qualche cosa di Kipattone
   e di S. Atto : in seguito di che non vi ha che una carta
   la quale- concerne paesi situati lungo il Vomano . Ma il terzo libro fu coin-
   1 >iuto dall' autore ? È difficile il deciderlo . Certamente non ne fu che 1' ab->ozzo . Frequenti sono le correzioni
   le aggiunte
   molti gli spazj che avevano ancora a riempirsi . Per esempio in S. Alto : En nondum edita Vita S. Actonis
   e si lascia in binneo : si annunzia la bolla di Clemente III. e solo si segna : apponitur integra bulla . Di più
   le pagine non sono numerate di carattere del Brunetti
   ma da mano posteriore . Quindi s' egli abbozzò tutto il terzo libro
   non diede sicuramente ad esso la perfezione che data avea al secondo .
   Una morte immatura ne !o impedì
   non essendomi io imbattuto in menzione di lui posteriore a quella
   che ci ha conservata il Camarra de Tìieate antiquo stampato nel i65i. Arguisco che nel tG5a fosse già morto dal veder protratta la s-cric dei vescovi Ortonesi e Camplesi ( lib. a. p. ji. ) fino all' elezione di Crcscenzj
   dopo la quale avea ci riserbato uno spazio in bianco per nolare quant'altro potesse riguardar colui ; spazio che non vedesi ricoperto dalla memoria della traslazione del Crcscenzj avvenuta nel iG52. e molto meno dalla posizione del successore Bonafaccia . La perdita dei parrocchiali registri del quartiere superiore di Campii ci lascia ignorare non solo 1' epoca della morte del valentuomo
   ma ne ci pagasse il comune tributo nella sua patria o altrove . Saremmo anzi aH' oscuro del nome dei genitori e di quelle altre circostanze
   le quali si desiderano negli articoli biografici
   qualora nell' archivio pubblico di Campii ( n. 18. ) non fosse rimasta la numerazione de' fuochi fatta colà nel tG56. La famiglia Brunetti era conq>osla da Virgilio di anni da Lucrezia Coccioli di lui moglie di mini 05. dall' arcidiacono Nereo di anni 43. da Camilla de Amicis di Ca-6lilcnti di anni 4G. vedova del quondam Dot. Francesco altro lor figlio
   e dai figli di costoro dot. Gaspare di anni a4- Antonia di 18. Odoardo di tG. e Margarita di 12. Tutto j>esando e tutto intendendo approssimativamente
   possiamo tenere che il benemerito cittadino nacque ad un di presso nel 1G10: tolse moglie nel i63i : e per mala soite degli Apruzzi
   morì in età di circa 4«- anno. Consuinatus in brevi explevil tempora mul• la . Egli scivcva con facilità ed eleganza in latino
   e da parecchi tratti si scorge che non gli era straniero il greco . Amico del P. Carlo Borrelli
   ebbe da costui una copia del catalogo dei baroni sotto i Re Normanni
   anche prima che il Borrelli lo avessu pubblicato . Del pari amico del Camarra
   i duo archeologi si onorarono scambievolmente : il Brunetti col con-
   10